translate me

martedì 30 giugno 2009

Più saldi per tutti


... o quasi

di Trippi

Siete stati cicale o formiche? Avete risparmiato in attesa dei saldi? Avete già bruciato il budget e se spendete ulteriormente dovrete chiedere un fido alla banca per pagare il soggiorno al mare o in montagna?
Qualunque sia la vostra situazione economica per molti italiani oculati è arrivato il momento della riscossa, quello dei saldi! Primo a partire il Molise che inizia sin da domani 1° luglio, seguono Basilicata e Campania il 2 luglio e da sabato 4 luglio la gran parte delle regioni Abbruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, sicilia e Veneto. Più ritardatarie le regioni ad alta vocazione turistica come Sardegna (8 luglio), Toscana (7 luglio), la provincia di Bolzano (15 luglio) e la Liguria (10 luglio). Casi a se la provincia di Trento in cui i commercianti decideranno liberamente i periodi in cui effettuare i saldi (per un periodo massimo di 60 giorni) , la Valle D'aosta in cui i saldi potranno esserci dal 10 al 30 settembre, per un periodo massimo di 50 giorni. In Piemonte via libera ai saldi tra il 1° e il 30 settembre a discrezione dei comuni (massimo per 8 settimane anche non continuative), Torino inizierà il 4 luglio.


In realtà in questa estate di crisi i commercianti hanno iniziato ad applicare le tariffe promozionali ben prima della partenza ufficiale. Il rapporto privilegiato cliente fisso-commerciante e la necessità di arginare l'emorraggia di clienti verso negozi più economici ha fatto si che le politiche tipiche del piccolo negozio siano state imitate anche dalle grandi firme. Così a Milano una pioggia di sms e di canali di comunicazione non convenzionale ha informato gli affictionados del quadrilatero della moda che per loro i prezzi scontati erano disponibili prima che per gli altri. Così ai normali clienti di passaggio prezzi di cartellino, agli altri, la creme de la creme promozioni anticipate e accapparramento dei pezzi a prezzi che non si possono rifiutare!

Crisi o meno, piove sempre sul bagnato!




domenica 28 giugno 2009

Pensioni delle donne e paradossi all'italiana

di Trippi

Che io sia donna, è fuor di dubbio, che la mia pensione possa maturare prima dei miei non dico 65, neanche 70, magari 80 è assodato! La causa? Lo stato di cronico precariato da cui non sento di essere uscita nonostante abbia ottenuto il primo contratto a tempo indeterminato della mia vita lo scorso ottobre 2008.

Chi mi conosce con il mio nome e cognome sa che l'età pensionabile è uno dei miei argomenti preferiti. Ma per chi non mi conosce traccio qui qualche linea del trippipensiero:

1) non capisco per quale motivo le donne possano andare in pensione prima degli uomini;

2) non capisco per quale motivo alcune categorie percepiscano la pensione dopo aver lavorato per un periodo ridicolo (innanzitutto, ma non solo forze dell'ordine e parlamentari);

3) ritengo che l'età pensionabile debba e possa cambiare in base al logorio prodotto dalla tipologia di lavoro. Un piastrellista, un minatore, un operaio d'alto forno o chiunque, uomo o donna abbia compiuto un lavoro particolarmente usurante (ci metto in mezzo anche la casalinga, non guardatemi choccati, provate a stare voi tutto il giorno in casa e vediamo se non vi si logora il sistema nervoso in 3 mesi, figuriamoci 30anni) ha il diritto di andare in pensione prima di un'impiegata che si è fatta venire le coulotte de cheval a furia di adornare la sedia con le sue chiappe! Il discorso è particolarmente valido se il lavoratore non ha i mezzi, la possibilità e/o la preparazione per riciclarsi in qualche altro modo. Ecco perchè il poliziotto che ha fatto le scorte per 20 anni o ha fatto attività di pattuglia rischiando la vita tutti i giorni si può piazzare dietro una bella scrivania a mettere bolli e protocollare denunce!

5) Ed ecco perchè io donna laureata in età fertile sono disponibile a lavorare ben oltre i 65 anni: trovo ridicolo che in Italia le giovani madri o semplicemente le donne in età fertile siano trattate come delle appestate e/o delle approfittatrici, che non sia possibile conciliare maternità e carriera a differenza di quanto avviene negli altri stati europei, ma manteniamo pensionati baby senza battere ciglio, paghiamo lussuose corvee a politici dopo sue mandati in parlamento e protestiamo per non aumentare l'età pensionabile delle donne!

Ma porca pupazza anzichè buttare via soldi in pensioni anticipate incentiviamo la nascita di asili, anche in forme atipiche come succede in Svezia!

Questo mio assioma deriva da alcune verità incontrovertibili, un pò come il fatto che l'acqua bolle a 100 gradi!

1) La speranza di vita continua ad aumentare nei paesi occidentali, e nel nostro in maniera particolare.

2) I miei coetanei hanno iniziato a lavorare a 30 anni, spesso non lasciano il tetto dei genitori prima dei 35! Noi donne per ovvi motivi non facciamo figli prima dei 35. Spesso tra l'arrivo nel mondo del lavoro, la stabilizzazione e la rassegnazione ci ritroviamo che ne abbiamo 40, l'orologio biologico fa boom e spremiamo un singolo pargolo che non abbiamo la forza di tirare su! Ovviamente non abbiamo il tempo di seguire i nostri figli e li facciamo tirare su dai nostri genitori, in pensione!

3) In palestra sono circondata da ultrasessantacinquenni che si ammazzano per stare in forma, mi capita di incontrare più jogger over 50 che under 40!

Da cui derivano dei punti che proprio non mi convincono!

4) Ma che senso ha mandare in pensione gente che è ancora in grado di lavorare e ha molto più tempo a disposizione per farlo rispetto a chi è giovane e vorrebbe dedicarlo ai figli?

5) Spesso i neopensionati si trovano un lavoro con cui arrotondare il bilancio e con cui campare i figli che sono ancora in casa (e non se ne vanno per n motivi, che qui non mi interessa investigare).

6) Non ditemi la fregnaccia che i meno giovani devono lasciare i posti liberi alle nuove generazioni, quei posti a tempo indeterminato verranno coperti da contratti a tempo determinato oppure lasciati scoperti.

Il top della presa per il culo (passatemi il francesismo!).

Sentivo stamattina che la generazione dei precari a progetto (ma il discorso è valido anche per i collaboratori a partita IVA), nonostante il passaggio della ritenuta d'acconto dal 10 al 25% ha la speranza di poter percepire se e quando maturerà il diritto, il meno del 50% dello stipendio.

Nel mentre, il fondo pensionistico dei precari sta crescendo in progressione geometrica (ammonterebbe già a una cifra spaventosa, visto che come potete ben immaginare il lavoro precario è diffuso capillarmente in tutti i settori) e come potete ben immaginare comincia a fare gola a molti. E' già partito il brain storming su come possa essere utilizzato questo gruzzolo che matura a visto d'occhio e per ovvi motivi giace inutilizzato (i precari prenderanno il 50% del proprio stipendio ma lavorareranno molto più a lungo visti i periodi di pausa tra un'occupazione e l'altra). L'ipotesi più gettonata è non solo paradossale, ma proprio esilarante!

Qualche genio della finanza propone di utilizzarla per pagare le pensioni dei manager. Capirete bene perchè mi si sia rizzato per la schiena il solito nuraghe. Questa volta era un intero villaggio megalitico!


venerdì 26 giugno 2009

Un pò di porno anche negli App Store

di Trippi

Ma come, anche l'ultimo baluardo mediale della moralità, l'I-phone ha ceduto ai richiami della S più piccante? Il sesso!
E' nata la prima Spicy app: Hottest Girl, in cui si possono vedere ragazze in topless. E pensare che finora i contenuti spicy erano vietati sui cellulari Apple! Non so se essere delusa, come donna, o soddisfatta come Content Manager!? Delusa perchè torniamo alla solita filosofia dei grandi numeri e alla concezione della donna mercificata, un tot al chilo!
Alla base del cambio di rotta l'introduzione del parental control nell'ultima versione dell'I-phone, quella appena presentata. E i vecchi melafonini? Nessun problema, il software può essere aggiornato e dunque grazie al controllo sui più giovani l'applicazione può essere scaricata anche nei modelli precedenti. Il richiamo del soldo probabilmente è stato più forte delle campane del moralismo e di altri scrupoli (messi a tacere dalla possiblità di controllare l'accesso ai contenuti hot) i dividendi in casa Apple poi, bypassano gli operatori e la torta dei ricavi si spartisce direttamente tra loro (30%) e gli sviluppatori (70%).
Mi chiedo se ci sarà una virata anche per la mia società (come vi ho già spiegato, si occupa di contenuti per cellulari) che fino all'altro ieri stava lavorando su un'ipotesi di applicazione per I-phone e Ovi casta, castissima, edulcorata. A questo punto potrebbe decidere di sfruttare contenuti di magazzino con ragazze in topless (non abbiamo niente di più, come vi ho già detto la classificazione internazionale dei contenuti per adulti dei cellulari farebbe sorridere molti direttori di rotocalchi e sicuramente "Studio aperto"!).
Mi chiedo, ora che la barriera è stata sfondata, con che velocità possa avvenire la saturazione dei contenuti sexy sul cellulare touch screen! Con che ritmi salirà la classificazione dei contenuti pubblicabili, dai topless che il Corriere chiama coraggiosamente porno, all'hard vero e proprio!
Scommettiamo che non faremo in tempo a tornare dalle ferie?


altri post su temi simili:
Porno e cellulari. Mr G. e le donne
Car wash al femminile

Il capo bullo e il collega furbo



di Trippi

Sarà l'imminenza delle ferie estive, sarà per i vestitini anni 50 che fanno scatenare i miei colleghi con musichette di Elvis al mio passaggio, ma devo ammettere che il clima nel mio ufficio, nell'ultimo mese, è davvero rilassato.
Ma per colpa della crisi o di dinamiche interne ai posti di lavoro, mi rendo conto che non è così per tutti!
Sul posto di lavoro basta poco per rendere il clima sereno o disintegrare all'origine qualsiasi capacità e/o voglia di relazionarsi con gli altri. La verità è che ci sono capi bulli che hanno bisogno della vittima, un sottoposto da torturare o massacrare, sul quale scaricare responsabilità/colpe e soprattuto le proprie frustazioni. Il tema è stato al centro di una interessante discussione con un amico che si trova spesso sotto gli strali di un datore di lavoro afflitto da un eccesso di autostima di se e di scarsa considerazione di tutto il resto del genere umano, che ha fatto del terrorismo psicologico la sua strategia di incentivazione al lavoro!
Per esperienza ho notato che spesso questi capi hanno qualche interesse economico diretto nell'azienda (sono soci/proprietari/titolari) e niente di personale con il capro espiatoio, che infatti può cambiare di settimana in settimana. In ufficio, nelle migliori delle ipotesi, si apre l'ombrello e ci si augura che la sfuriata non piova su di se, oppure ci si rassegna ad essere la vittima di turno e si aspetta che cambi il vento e il capo scelga la prossima.
Ma ci sono prospettive peggiori, se si divide l'uffico con poche persone e il capo bullo è affiancato da un collega furbo. Spesso il collega conosce benissimo i suoi polli e il loro modus operandi! Probabilmente è stato stesso al centro della sgradevole attenzione per un certo periodo e ha deciso di non esserlo più, a scapito di qualcun altro. In questo caso la volpe è capace di sfoderare tutta la sua capacità inventiva per offrire al boss una vittima sacrificale tutte le settimane, niente di personale, per lui è essenziale trovare un parafulmine sul quale dirottare tuoni, saette e tempeste che puntualmente si scatenano. Perciò, moderno Iago, passa il tempo a sussurrare nell'orecchio del suo superiore, disservizi e misfatti degli altri, suggerendo contromisure e rimproveri.
Vi potete immaginare cosa significhi lavorare con un capo e uno o più personaggi di tale risma! Un vero e proprio incubo, un circolo vizioso dal quale il malcapitato di turno può uscire devastato moralmente, psicologicamente e lavorativamente!
La prima conseguenza, infatti, se non si ha una personalità di acciaio, è la perdita dell'autostima!


venerdì 19 giugno 2009

Le cicale e le formiche





di Trippi

Io cerco di essere ottimista, perchè come dice Tonino Guerra "è il profumo della vita", e come dice il premier dei miei connazionali, "fa uscire dalla crisi".

Mi ostino persino a spendere i soldi in beni e servizi non essenziali pur di aiutare l'economia stantia che stenta a ripartire. Ho persino ripreso a guidare l'auto, giusto nel momento in cui il prezzo della benzina si è rimesso a salire in progressione geometrica rispetto agli aumenti del costo del greggio (chissà perchè poi, quando il prezzo cala non cambia un accidente).

Non mi decido ad acquistare capi di abbigliamento, non me ne vogliano gli addetti ai settori, perchè i saldi sono dietro l'angolo e mi sembra uno schiaffo alla povertà comprare ora capi che tra poche settimane costeranno la metà!

Ma sui prodotti con prezzi stabili sostengo e supporto. Così fanno anche il resto degli italiani che, a sentire le statistiche, hanno ripreso ad acquistare.

Tanto impegno da parte di tutti noi, che dopo qualche mese da formiche, abbiamo ripreso a fare le cicale con la prospettiva che la crisi fosse giunta a un bivio, che ci fossero prospettive di ripresa, anche sulla base di questi aumenti degli investimenti e della ripresa del settore immobiliare negli Stati Uniti.

Ma è davvero così o si tratta solo di speculazioni di persone interessate ad accantonare in vista di una ripresa che per il momento non è neanche all'orizzonte?

Perchè i dati, quelli reali, dell'economia reale che si misura in soldoni, dicono tutt'altro!

Dicono che nel nostro paese non si sta riprendendo proprio niente, le aziende chiudono o ridimensionano e qualcuno ne fa le spese e resta a casa. E' anche vero che la crisi è un'ottima opportunità, per molte aziende, per liberarsi di dipendenti zavorra stratutelati da contratti a tempo indeterminati e dunque intoccabili. Per tutti gli altri, lavoratori atipici, a progetto, occasionali, non specializzati, stagionali, quelli che non solo vengono per due soldi, ma a momenti ti pagano per venire a lavorae, con la crisi non si subisce battute d'arresto!

Non è che alcune aziende cavalcano il cavallo della crisi per ristrutturare e potare rami secchi?
Infatti, guarda caso, gli italiani restano a casa e gli stranieri lavorano di più.

La notizia appena giunta dall'Istat è pessima, i dati sul tasso di disoccupazione nel nostro paese sono sconfortanti, raggiunge il 7,9% il più alto dal 2005 ad adesso. Nel primo trimestre del 2009 200mila lavoratori in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato è il risultato della perdita del posto per 426mila italiani e della nuova occupazione per 222mila stranieri.

Si sa piove sempre sul bagnato e la situazione internazionale è un'ottima opportunità per chi ha abbastanza soldi in cassa per speculare acquistando prodotti a basso costo, che questi prodotti siano immobili, petrolio, materie prime o materiale umano, il lavoratore, la sostanza non cambia.

Una guerra tra poveri mentre i ricchi accantonano sempre di più!

E chi non canta con me....




La Cicala che imprudente

tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente

nell’inverno si trovò,

senza più un granello e senza

una mosca in la credenza.

Affamata e piagnolosa

va a cercar della Formica

e le chiede qualche cosa,

qualche cosa in cortesia

per poter fino alla prossima

primavera tirar via:

promettendo per l’agosto,

in coscienza l’animale,

interessi e capitale.

La Formica che ha il difetto

di prestar malvolentieri,

le dimanda chiaro e netto:

- Che hai tu fatto fino a ieri?

- Cara amica, a dire il giusto

non ho fatto che cantare tutto il tempo.

– Brava, ho gusto;

balla adesso, se ti pare.
(Jean de La Fontaine)



giovedì 11 giugno 2009

L'inutile querelle (con commenti a latere)

Di Chica Mala

Torniamo alla triste storia che vede contrapposti la povera piccola Chica Mala e i cattivoni della Cazz Cucuzz' e Ovv' Srl.
Dopo lo scambio di raccomandate da i toni canzonatori nientepopodimeno che l' Avv. Baciaculi in persona si scomoda e scrive una risposta alla richiesta di riscontro della ragazza a suo tempo licenziata.

Gentile Sig.ra Mala Chica

Oggetto: Sua racomandata anticipata via e-mail del 4 giugno 2009

In relazione all'oggetto, prendiamo atto del contenuto della Sua comunicazione. (E fin qui nulla da dire)

Non Le consentiamo di svolgere commenti ironici sull'organizzazione della nostra società la cui gestione, se ce lo consente, è affidata esclusivamente ai dirigenti della stessa. (allora, baciaculetti bello, deciditi, lo consenti o non lo consenti? E poi..quali commenti ironici scusa? mi sono limitata ad esporre fatti evidenti, mica scherzo anzi sono serissima!)

Peraltro, così come da prassi aziendale e nei termini di legge, avevamo provveduto a metterLe a disposizione, come lei evidenzia, un assegno datato 15 gennaio 2009 attraverso il quale le venivano erogate le competenze ed il trattamento di fine rapporto. (eh no ciccio! Io evidenzio la cosa a seguito di tua comunicazione datata 1 giugno perchè prima non mi ha avvisato nessuno, cado proprio dal pero, inoltre il tfr me lo hai erogato il 9 di dicembre. Siccome tu e i tuoi collaboratori siete dei bestiolini, avete sbagliato i conti ed è stato necessario fare l'aggiunta. E poi, ancora con 'sta storia della prassi aziendale, smettiamola di pontificare, ma se fosse prassi aziendale strappare le unghie ai dipendenti sanzionati cos'è, tutti in sala torture?)

Lei, tenendo fede ad una Sua, non condivisibile, condotta di prevenuta ostilità nei confronti della scrivente, ha ritenuto di non ritirare l'assegno medesimo. (mi ripeto, non ho ritenuto un bel niente, non sapevo nemmeno che questo benedetto assegno esistesse, cosa facevo, me lo sognavo? Ah, ma forse mi ritenete dotata di superpoteri. Grazie! Parliamo anche della prevenuta ostilità: probabilmente dovrei mostrare gratitudine ed infinito rispetto verso qualcuno che mi ha lasciato con il culo per terra e oltretutto ha brindato gioiosamente per tale misera vittoria. Certo! capisco che non sia facile condividere il mio stato d'animo)

Pertanto nessun inadempimento, sotto questo profilo, la società ha posto in essere. ( Avvocato delle mie mutande! sotto questo profilo una bella cippa! Perchè non parliamo di tutto il resto? per quale motivo non rispondi alla mia domanda sul ruolo dell' Ispettore Supercazzola? Ti rendi conto che le tue omissioni equivalgono ad ammissioni di colpa?)

Ad ogni modo, al fine di far venir meno questa inutile querelle, nei prossimi giorni provvederemo a corrisponderLe quanto a Lei dovuto per i titoli sopra indicati a mezzo bonifico bancario. (ma che bella questa parola: QUERELLE ....se sei perfettamente in linea con i termini di legge, se ritieni di essere nel giusto, per quale motivo fai esattamente quello che ti ho detto di fare? i soldi me li mandi nel giro di nemmeno una settimana? Capisco, tu sei a capo di un'associazione di carità che mossa a compassione per le sorti di questa sventurata decide di accontentarla in un fiat. )

Come ha quindi potuto constatare, anche in questa particolare ed incresciosa situazione da Lei artatamente (hii che paroloni) creata, la scrivente non ha fatto venir meno la "professionalità" (ma perchè la virgoletti? ti sfotti da solo?) che da sempre la cotraddistingue, e che, da anni, (dopo la congiunzione non ci va la virgola è una regola grammaticale di base) le permette di avere importanti ed autorevoli clienti i quali, su scala nazionale, usufruiscono dei nostri servizi. ( uff! come fai a ribaltare la frittata in questa maniera, i fatti sono così evidenti che negarli a dir poco grottesco. Su su, non fatemi diventare cattivella davvero, non ho voglia di scavare nel guano, ma se vi fossi costretta...)

Distinti saluti

Cazz' Cucuzz' e Ovv' Srl

L'Amministratore Delegato

Avvocato Baciaculi

Che altro aggiungere, devo dire che la tentazione di rispondere è forte ma forse ha ragione Baciaculi, diventerebbe un'inutile QUERELLE (aaaaah, che goduria questa parola, mi ci riempio la gola e anche i polmoni!)




lunedì 8 giugno 2009

Premiata Ditta Cazz Cucuzz' e Ovv' Srl


Di Chica Mala


Come successe a Trippi qualche tempo fa, anche a me è arrivata la fatidica raccomandata A/R della Premiata Ditta Cazz Cucuzz' e Ovv' Srl. La società per la quale entrambe abbiamo lavorato, dopo aver fatto provare alla qui presente Chica l'ebrezza della Sospensione cautelativa e l'indimenticabile emozione del licenziamento senza preavviso, a sei mesi di distanza dal fatto ed esattamente a tre mesi dalla causa che ci vedrà opposti davanti al giudice del lavoro mi scrive:

1 giugno 2009

Gentile Signora

MALA CHICA

Oggetto: Ritiro Sue spettanze

Da un riscontro contabile, ci risulta che sono ancora in giacenza peresso la nostra sede operativa di Milano le buste paga relative ai mesi di:

  • Ottobre 2008
  • Novembre 2008
  • dicembre 2008 relativa al T.F.R., con allegato assegno circolare di Euro 1.625,67 emesso in data 15 gennaio 2009.

Pertanto, al fine di evitare inutili giacenze, la preghiamo di contattare gli uffici della sede di Milano nella persona dell'Ispettore Supercazzola al seguente numero telefonico 02/5523****, con qualche giorno di anticipo prima di passare in sede a ritirare quanto su espressamente indicato.

Distinti saluti.

Cazz Cucuzz e Ovv Srl - L'amministrazione

Cooosa? Inutili giacenze? Ho mandato almeno una decina di mail a Capitan Findus, D.ssa Ginocchiera, Impiegata Leccapiedi, Avvocato Baciaculi e company, per sollecitare l'invio delle mie buste paga, cosicchè potessi controllare che i conteggi fatti per liquidarmi fossero giusti. Niente di fatto! Non mi hanno mai risposto e adesso salta fuori che c'è in giro un assegno di 3milioni del vecchio conio a me intestato INUTILMENTE GIACENTE?

La cara socia Trippi mi ha sgridato per la mia impulsività, ma non ho potuto fare a meno di rispondere alla mia maniera:

3 giugno 2009
RACCOMANDATA A/R anticipata via e-mail

Gentili signori,

faccio seguito all Vostra di cui all'oggetto per significare quanto segue:

  1. Il rapporto di lavoro tra la sottoscritta e la Vs spettabile azienda -Cazz Cucuzz' e Ovv' Srl - è cessato ormai dal lontano 25 novembre 2008 in maniera univoca e indipendentemente dalla mia volontà. oggi è il 4 giugno 2009 e francamente mi aspettavo, come è stato per il CUD 2009 che anche eventuali spettanze fossero inviate al mio domicilio con la medesima modalità ed altrettanta solerzia.
  2. Siete in possesso, sia delle mie coordinate bancarie che, del mio indirizzo nonchè del numero di telefono personale, del quale avete usufruito largamente durante tutto il periodo di collaborazione, non capisco per quale ragione ora vi fate lo scrupolo di non utilizzare tali mezzi.
  3. L'Isp. Supercazzola, del quale conosco nome e ruolo, non mi risulta un dipendente dell'azienda per la quale prestavo servizio -Cazz Cucuzz' e Ovv' Srl -, pertanto se vi è una ragione specifica ed un incarico ufficiale e legale del quale non sono a conoscenza, che mi obbliga a prendere contatto personalmente con il Vs funzionario, vi invito a specificarlo.
  4. Un assegno di traenza emesso il 15 gennaio 2009, dubito fortemente sia incassabile dalla sottoscritta dopo 5 mesi, vi invito quindi, a riemettere regolare pagamento con data utile e a spedirlo al medesimo indirizzo che utilizzate per inoltrarmi comunicazioni varie, come CUD, sanzioni disciplinari nonchè lettera di licenziamento e per ultima la raccomandata sopracitata.
  5. Vogliate dare riscostro, a stretto giro e con carattere di urgenza, a quanto riportato nel testo di questa comunicazione. Vogliate inoltre qualora la legge mi obblighi, a fornirmi l'indirizzo e la ragione sociale dell'azienda presso la quale mi devo recare per ritirare le spettanze; chiaramente l'assegno deve essere incassabile e l'operazione si deve svoglere nei termini previsti dalle norme vigenti nel ns paese.
    Certa che la Vs professionalita non venga meno in questa particolare situazione, attendo fiduciosa risposte pertinenti al caso.

    Distinti saluti
    Chica Mala

Impulsiva o no, non mi sembra di aver minacciato di morte nessuno, credo di aver esposto i miei diritti si, in maniera caustica ma sufficientemente chiara. Non capisco poi perchè dovrei farmi scrupoli a chiedere ciò che mi spetta in modalità più consone, visto e considerato che il Sig. Supercazzola non è nemmeno un mio ex collega bensì un dipendente di un'altra società (ma si sa, gli istituti di vigilanza a volte pensano di poter legiferare all'interno della Stato, quasi si credessero un Piccolo Vaticano). E poi, se non si è fatto problemi il mega Ingegner FRANCOCALIFANOMONDOCANO patron della Cazz Cucuzz' e Ovv' Srl quando è stato il momento di inzuppare il pane nel piatto di lady ASL dovrei preoccuparmi io per quattro sporchi miseri sghelli?


Schede elettorali consegnate sul filo di lana



di Trippi


e' più forte di me, non sopporto i bugiardi patentati, soprattutto se questi rappresentano le istituzioni e sono pagati con i soldi dei contribuenti. Sul poco zelo dei dipendenti comunali milanesi mi ero già scontrata in passato, quando dopo oltre un'ora di attesa una signora allo sportello anagrafe della sezione di Primaticcio mi disse che sarei dovuta tornare l'indomani, la chiusura era per le 12.00 e lei aveva terminato. Per quanto protestassi e battessi i piedi per terra niente da fare, fece spallucce e mando al quel paese me e il resto della fila. La tentazione, finchè ero animata da rabbia e spirito di vendetta, fu quella di fare un reclamo formale (con 3 sei licenziata, anche se riscaldi con il tuo culone una sedia statale) diretto alla signora, ma poi la mia cialtronaggine e la fretta presero il sopravvento e me ne rientrai a casa con la coda tra le gambe.

L'anno scorso mi scontrai con la poca voglia di qualche dipendente statale di accertare che effettivamente io e il mio compagno fossimo residenti a Milano, nessun problema per me, ormai abitavo in quella palazzina da un decennio, ma molti per lui.
Messi comunali fantasma che passano ad orari improbabili e lasciano cartoline in cui chiedono di contattare numeri altrettanto inconsistenti, cui non risponde mai nessuno.

In questi giorni poi il top della presa per i fondelli per la consegna delle tessere elettorali. Venerdì sera troviamo nella casella della posta un avviso con la data 28 maggio 2009 in cui si riportava mancata consegna per assenza del destinatario alle 15.30 circa.

L'indomani, sabato mattina trovo un avviso per me, senza bolli, consegnato a mano, stessa data 28 maggio, stesso orario, 15.30 circa. L'unica possibilità a questo punto, visto che i distaccamenti decentrati fanno orario d'ufficio dal lunedì al venerdì, è recarsi nella sede principale dell'anagrafe, in via Larga, in centro. Mi è salito subito il sangue al cervello al pensiero della perdita di tempo!

E hanno pure il coraggio di lamentarsi dell'astensionismo, ma ci credo mi consegni il certificato elettorale sul filo di lana e sostieni di averlo fatto oltre una settimana prima?

Pieni di zelo, soprattutto perchè non avevamo niente di meglio da fare, io e il Signore delle Tempeste siamo passati a ritirare le tessere e abbiamo fatto presente la consegna tardiva e la data fasulla.

Mi sono lamentata spiegando che le mancate consegne non solo riportavano date sbagliate, ma nel mio caso la tessera poteva essermi consegnata a mano visto che il sabato mattina ero a casa. Pensavo si trattasse di ragazzini svogliati che avrebbero dovuto effettuare le consegne entro una certa data e non essendoci riusciti avevano finto di farlo in seguito, falsificando le date.

L'impiegata cui mi sono rivolta ha chiarito subito l'errore, nessun ragazzino, le consegne vengono fatte dai messi comunali, poi ha aggiunto che lei non poteva farci niente, ma poichè quella era l'ennesima segnalazione mi ha lasciato il cartoncino della raccomandata a mano e invitata a comunicare il fatto ad uno sportello informazioni sempre presso l'ufficio anagrafe.

Mi sono confermata la solita cialtrona tutto fumo e niente arrosto e non ho fatto niente. Il Signore delle Tempeste aveva fame e non voleva perdere tempo, mi ha invitata a fare come al solito, denunciare il "misfatto" sul blog e così, mi sono lasciata convincere in due nanosecondi e anziche denunciare sono andata prima a mangiare in trattoria e poi a fare il dovere di brava cittadina.

Sono arrivata al seggio di Baggio alle 14.00 il parco di fronte era affollato di famiglie, ma dentro, a votare, solo io e il mio compagno.
Per il resto vuoto pneumatico. Come sorprendersi?
Bookmark and Share
Blog Widget by LinkWithin