Di
TrippiFinalmente una bella notizia dal fronte case popolari, è al via il bando per 293 abitazioni destinate a chi vive negli alloggi comunali e Aler per allargarsi, restringersi o spostarsi! C’è tempo per partecipare fino al 13 novembre e la modulistica può essere
scaricata sul sito del comune di Milano. Deve essere poi presentata agli sportelli abilitati con procedura informatizzata e per chi dovesse aver bisogno di supporto è stato predisposto un promemoria presso Aler, caf e sindacati degli inquilini.
Dopo le brutte notizie sugli aumenti regionali tra il 30% e il 70% previsti a partire da settembre (arriveranno questo mese i bollettini e i colpi apoplettici ai portafogli dei destinatari) finalmente anche i condomini cui si è allargata o ristretta la famiglia dopo lunga attesa potranno cambiare alloggio (sono passati 9 anni dall’ultimo bando). Un occasione per avere una stanza in più se sono nati dei piccoli eredi, un piano o una sistemazione più adatta se c’è un handicap o se ci si deve avvicinare al posto di lavoro!
Ma nonostante gli aumenti annunciati degli affitti la voglia di casa a basso prezzo non conosce limiti ne di età, ne di stato sociale, ne tantomeno di nazionalità. Ed ecco che in base alle richieste si può delineare uno spaccato della popolazione. Ecco qualche cifra di questo scenario:
al termine del 2007 erano giunte in comune 16.228 domande;
15.450 richiedenti hanno la residenza a Milano;
8.431 sono extracomunitari;
7.492 sono italiani;
5.779 hanno tra i 35 e i 44 anni;
5.501 hanno tra i 45 e i 65 anni;
6.078 sono single;
2.400 hanno figli a carico.
Mi chiedo quanti degli anziani che questo luglio riceveranno il bonus dal governo lo utilizzeranno per tamponare l’emorragia dei bollettini d’affitto, evitando così la morosità, per il momento. Tra questi fortunati non rientrano però i miei suoceri! Entrambi hanno una casa popolare, lui pensionato, con un reddito annuo di 9.000 euro non prenderà i soldi perchè supera la soglia di 8700 euro e rotti, ma in compenso l’aumento è già arrivato! La signora invece, paga già uno sproposito per l’affitto, non ha ancora una pensione di anzianità, ma solo di invalidità che si somma agli alimenti che le passa l’ex marito: dunque non ha diritto ai soldi neanche lei!
Insomma lui è ricco lei non ha l’età!