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domenica 26 aprile 2009

Facebook Verbotten per i dipendenti in malattia




di Trippi

una donna 31enne di Basilea è stata licenziata in tronco per essersi connessa a Facebook mentre era a casa in malattia. Aveva lamentato un forte mal di testa che le avrebbe impedito di lavorare al computer in ufficio, ma dal suo letto di dolore e sofferenza, complice un I-phone, era riuscita a trovare le forze e le energie per connettersi un attimino al social network. Attimino fatale per il suo posto di lavoro! Infatti al suo ritorno in ufficio la Nazionale Suisse le ha dato il benservito e la seguente motivazione:
"Chi naviga in Rete, può anche venire al lavoro".
Ora non è automatico che se uno può stare al pc a casa lo può fare anche in ufficio, ma è vero che se si adduce a motivazione proprio un forte mal di testa che impedisce di stare davanti al computer..


La signora ha poi spiegato di essere stata "spiata" dall'azienda che l'avrebbe controllata con una richiesta di amicizia di un personaggio fasullo, senza foto ne profilo, scomparso qualche giorno dopo il licenziamento. L'azienda dal canto suo denuncia la scorrettezza della signora, che si sarebbe comportata in modo poco credibile.


La signora dice che non tornerebbe a lavorare per la sua vecchia azienda, la Nazionale Suisse ha bloccato Facebook.


Io invece mi chiedo ma non verrà in mente al diabolico Brunetta di chiedere l'amicizia in giro a qualche statale con l'influenza recidiva?!




giovedì 23 aprile 2009

Single ladies dalla tv al parlamento commerciale

Eleonora GaggioliBarbara Matera


Camilla Ferranti


Angela Sozio

Di Trippi
In casa di amici di famiglia si è scatenato il putiferio quando è saltato fuori (su you tube e facebook) che la figlia aveva partecipato ai provini per uomini e donne della De Filippi. Gli strali dei genitori, entrambi medici e d'accordo con la mia massima secondo la quale l'ignoranza della gente si misura con i pollici del televisore che posseggono, si sono abbattuti sulla giovane di facili speranze. La furbetta anzichè impegnare il tempo a studiare, come dovrebbe, parteciperebbe a casting per programmi trash.
Mia sorella allora ha cercato di spiegare alla madre che forse, snobismo intellettuale a parte, bisognerebbe valutare attentamente il carattere dell'aspirante tronista:
1 la poca voglia di studiare,
2 la fantasia galoppante grazie alla quale puntualmente rielabora la realtà adattandola ai propri desideri e scopi..
La figlia magari non riuscirà a laurearsi, ma visto l'andazzo potrebbe diventare chessò una futura parlamentare o una ministra!
Potrebbe cavalcare l'onda lunga creata da qualche politico di cui non farò il nome. Il quale ha capito che il modo più rapido per far crescere il gradimento del suo partito può essere lo stesso usato per far crescere le sue televisioni, di cui non farò il nome.
E vabbuò non mi verrete a fare i perbenisti adesso? C'è bisogno di ottimismo e la giusta dose di topa ottunde e distrae da visioni negative e fuorvianti della realtà. La gente si annoia e con il faccione del politicante di mestiere ci giocherebbe volentieri a freccette! E poi diciamolo spesso sono decisamente impreparati, se non a farsi i fatti loro e di chi pare a loro, invece 'ste benedette ragazze stanno persino frequentando il corso di formazione politica, mica pizza e fichi!
E volete mettere poi la comodità del flusso continuo di nuove leve e volti nuovi per la politica?
Che vorrà mai poi la Mussolini con questa facile ironia sulla par condicio e la richiesta di letteronzi nelle liste.. non le basta l'onorevole Lupi? Non sarà un tronista, ma è un quasi atleta, corre con gli amici al Parco delle cave (Milano ovest) e fa più comparsate di Costantino: è sempre a Ballarò, non avrà un trono, ok ma una poltrona di carta varrà pure qualcosa?
Venghino signore venghino, c'è posto per tutte!


I benefit perpetui del "Fu Senatore"


Di Chica Mala

Al Senato della Repubblica è in atto una vera e propria rivoluzione. I questori dell'organo di amministrazione interna, su proposta del Presidente Schifani hanno adottato un provvedimento per il quale i benefit fino ad ora goduti dagli ex senatori verranno drasticamente ridotti.

I 1.058 ex, ormai in pensione hanno un sacco di tempo per viaggiare e godono di treni illimitati, telepass e di un carnet di 10 voli l'anno. senza contare il rimborso delle spese mediche per loro e prole e anche le spese del funerale quando passano a miglior vita. A quanto pare però la pacchia finirà il 31 dicembre di quest'anno.

Repubblica ci informa che la platea dei beneficiari verrà ridotta di un terzo e comunque le agevolazioni potranno continuare solo per le due legislazioni successive.


Se penso che le spese vive dei nostri ex illustri rappresentanti politici, gravano sulle tasche di noi contribuenti con 1 milione 726 mila euro l'anno solo per i viaggi aerei, 551 mila per quelli ferroviari e 410 mila di telepass...come direbbe la mia socia, mi si accappona il nuraghe sulla schiena (o qualcosa del genere eh eh).

Di certo non sono quelli che vanno a sanare il bilancio di Palazzo Madama, si tratta solo della punta di un iceberg, visto che per il 2009 verranno sborsati circa 81 milioni di euro in vitalizi.

Comunque noi "elargitori di contributi" apprezziamo il gesto, e confidiamo in un intervento purgante anche per Palazzo Chigi.


sabato 18 aprile 2009

Aziende di malaffare e leccapiedi in malafede




di Trippi

e vabbè che ormai ho raggiunto e superato l'età del disincanto, e va bene pure che l'ottimismo può essere il profumo della vita solo se si è poeti e si fa da testimonial ad un'azienda quando ci si aspetterebbe solo la bocciofila e il tresette..

Ma pensare che la mia vecchia azienda non ci stesse provando farebbe di me una perfetta cretina.

Una doverosa premessa, negli ultimi giorni ho un pò il dente avvelenato nei confronti del mondo e degli ingrati. E' uno di quei periodi della vita in cui la mia tolleranza è zero. Anzi sottozero!

Così mi sono messa a fare le crociate. Prima con un'amica che mi aveva che mi ha fatto venire l'orchite con il suo vittimismo cronico, poi con un'azienda che mi ha lasciata a piedi lo scorso anno, dopo avermi tenuta per un anno e mezzo con un contratto a progetto e il miraggio di un'assunzione a tempo indeterminato. Mentre mi hanno distratta con la carota del lavoro sicuro mi hanno infilato dietro il bastone del mancato rinnovo, indovinate dove?

Settimana scorsa vengo a sapere di una vendita multimilionaria fatta da un cliente che avevo trovato io ad uno del mio ex capetto, e visto che nel mio contratto a progetto era previsto il "diritto di invenzione" mando un fax, una mail e una raccomandata all'azienda, in cui reclamo la mia provvigione sulla vendita (il 3% da detratte da quella dell'agente che ha fatto da intermediario). Il cliente l'avevo trovato io, il diritto di invenzione non scade. Aspetto una risposta dai miei ex datori di lavoro e se non dovesse arrivare entro un paio di settimane prevedo una capatina da un avvocato del lavoro.
Già che c'ero ho richiesto anche il cud!
Il mio strale si è abbattuto poi sull'ultima azienza presso la quale ho lavorato, dalla quale ho dato le dimissioni a ottobre scorso e me ne sono andata con regolare preavviso. Facciamo due calcoli, sono passati quanto mesi?
Novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo e aprile, 6 mesi 6!
In questo lasso di tempo non ho ricevuto l'ultima busta paga, nonostante abbia telefonato chiedendo che mi venisse spedita a casa nada, nisba, rien..

Ora visto che il Cud la mia nuova azienda me l'ha consegnato da oltre un mese, visto che le mie ex colleghe hanno ricevuto il loro, consegnato a mano, mi è venuto il dubbio?

"Ma vuoi vedere che questi belluini se non sollevo un polverone vanno a lesinare sulla raccomandata e pretendono che mi vada a ritirare il cud da loro, a Roma?".

Allora Fax

"gentili signori vi sollecito a spedirmi al mio indirizzo di residenza il modello Cud relativo ai redditi dello scorso anno e l'ultima busta paga. Devo effettuare la dichiarazione dei redditi e finora non ho ricevuto alcuna notizia da voi riguardo a tempi e modi di consegna degli stessi. In attesa di una Vs cortese risposta etc etc".

Nessuna risposta.

Faccio anche una mail all'amministrazione in cui metto in copia conoscenza anche la segretaria dell'A.D e il mio vecchio diretto superiore.

Passano due giorni, nessuna risposta, nuova e-mail.

"Gentili signori, due giorni fa vi ho fatto una e-mail in cui vi chiedevo di spedire l'ultima busta paga e il cud al mio indirizzo di residenza, ma al momento non ho ricevuto nessun feedback dalla Vs azienda. Cordiali etc etc".

E guarda un pò arriva la risposta

"Gentile Trippi, abbiamo provveduto a inviarle il cud e la busta paga al suo indirizzo come da sua richiesta. Cordiali etc etc".

Oggi arriva una raccomandata.

Apro e trovo:

Modello Cud,

busta paga numero 1 con conguaglio e ratei di 13esima, 14esima e saldo straordiani, ferie e permessi,

e surprise, busta paga numero 2, con surprise delle surprise, un assegno da 500 euro e rotti datato 12/12/08.

Ora la domanda è:

per quale stramaledetto motivo hanno emesso un assegno a mio favore ficcato dentro una busta paga che non mi hanno ne spedito ne invitato a ritirare quando fino a quel momento gli emolumento mi erano stati bonificati sul mio conto corrente con regolare ritardo?

Come possono pensare poi che io non noti che nelle ultime buste paga ci sono 13 giorni di ferie arretrate e 5 di permessi non retribuiti e mi hanno pagato solo 3 giorni di ferie?

Ho capito che per svolgere la mansione per la quale mi pagavano non era necessario un cervello superiore, ma bastava una stella marina, ma il dubbio che prima o poi sarei passata a qualcosa di scritto anzichè limitarmi a discutere al telefono con il loro addetto all'amministratore leccapiedi e decelebrato non poteva sorgergli?
Sospetto che in realtà le gabole dipendano da qualche dipendente che pur di far bella figura con il padrone gli fa risparmiare qualche euro sulle spalle degli altri..
Si sa a volte i servi sono più realisti del re!



Sono tremendamente irritata perchè quando ho dato le dimissioni, ero decisa a sotterrare l'ascia di guerra!

Nonostante le mie ripetute e ignorate segnalazioni sui loro errori nel pagamento delle ore lavorate e degli straordinari, ero decisa a superare tutto, travolta dall'onda emotiva del mio nuovo lavoro appagante con un contratto a tempo indeterminato.

Se però un'azienda conclude un affare da 9 milioni di euro grazie al mio contributo e spera che io non lo venga a sapere, e un'altra emette un assegno il 12 dicembre del 2008 e non me lo comunica...

dissotterro l'ascia di guerra e mi equipaggio con nuove armi affilate dall'esasperazione di aver a che fare con personaggi torbidi e disonesti

E' GUERRRA!

Sento già l'odore del sangue!!




venerdì 17 aprile 2009

Car wash al femminile





di Trippi

Mi occupo di contenuti per internet e mobile, e ogni tanto i miei colleghi mi segnalano dei link con contenuti per loro mooolto interessanti e in genere declinati al maschile
Capisco per quale motivo il mio capo ha scelto una donna come content manager..
Fuurbo!
Provate a giocare, ps i comandi sono in inglese, provate "yoga", "shake", "bulge", "legs", "wash", "kiss"...




buon divertimento!
Ps anche la mia auto avrebbe bisogno di una bella lavata..




giovedì 16 aprile 2009

Storie di convivenza e forzata tolleranza


Di Chica Mala

















Lavorare in uno spazio occupato da duecento persone in turno contemporaneamente, dove devi trovare posto nella position libera al momento, riserva ogni giorno nuove sorprese.

Il call center è una città cosmopolita, senza distinzioni di classe, niente caste, nessuna differenza di età, cultura sesso e preferenze sessuali sono motivo di emarginazione o al contrario, di popolarità. Ci sono però delle cose che sono difficili da tollerare e otto ore di lavoro accanto a una persona con delle abitudini, come dire, sgradevoli, scombussolano anche me che non sono per niente schizzinosa.

E' già da un paio di giorni che quando arrivo al mattino trovo posto accanto a un collega con il quale ho abbastanza confidenza ma che non era ancora stato mio vicino di position. E' un motociclista, di quelli stile "motoraduno harleysta", basettoni e baffi, camicia con le maniche tagliate, cinturone e stivalacci con la punta di ferro; si fa le sigarette con cartine e tabacco e ogni volta che fuma tira fuori il suo zippo e si accende la paglia da vero duro. A parte la descrizione da trucido, è un bravo ragazzo, ha un tono di voce pacato ed è mediamente educato. Il problema nasce dal fatto che tutto il giorno tira su con il naso, probabilmente ha un forte raffreddore, acuito dal tabagismo quindi le sue smoccolate diventano qualcosa di incredibilmente disgustoso, specialmente perchè hanno un frequanza di circa una volta ogni 3 minuti.
Io subisco da due giorni e quasi quasi ci ho fatto il callo ma, oggi, a un'ora dalla fine della giornata, dopo l'ennesima scaracchiata mi giro verso di lui seriamente intenzionata a dirgli di soffiarsi quel benedetto naso e vedo una cosa...che voi umani non potete nemmeno immaginare:
Aveva in mano un coltellino e si stava pulendo le unghie, nemmeno a dirlo, nere come il carbone!
Ho cambiato subito idea: Ho pensato "questo è proprio fatto così, che glielo dici a fare, resisti ancora un'ora e poi vattene a casa".
Sei vuoi convivere in pace, impara ad essere tollerante.

sabato 11 aprile 2009

Risparmiare sulla luce, come confrontare le tariffe

di Trippi
Spesso ci chiediamo a cosa servano certe istituzioni, e quando siamo giunti alla conclusione più ovvia, a volte, riescono a sorprenderci. E' successo proprio in questi giorni con l'authority per l'energia, che ci fa trovare un'utilissima sopresa nell'uovo di Pasqua. Collegandosi qui è possibile confrontare le offerte dei gestori calcolate sulla base del consumo annuo del nucleo familiare. Internet quando si vuole risparmiare si rivela ancora una volta una bella opportunità, così dopo la possibilità di trovere le migliori tariffe per viaggi, mutui e assicurazioni, anche i fornitori di energia possono essere valutati e scelti con maggior coscienza e consapevolezza. Ho fatto il calcolo per la mia casa, ho inserito il CAP, i kw, ho selezionato la residenza nell'abitazione e tramite un piccolo motore di ricerca ho ipotizzato il consumo annuo (nell'ultima bolletta trovo il consumo degli ultimi due mesi fatturati, ma non quello annuo). Alla fine ho ottenuto una schermata con i fornitori di energia della zona e le tariffe. Tra la mia 430 euro circa e quella più conveniente 396 la differenza su base annua non è elevatissima, ma c'è. Nel pomeriggio proverò a cambiare alcuni dati, ipotizzando maggiori consumi nella sera e nei week end, se dovesse esserci un gap superiore, potrei decidere di cambiare azienda.

Buon risparmio e buona Pasqua a tutti

giovedì 9 aprile 2009

Fatti mandare dalla mamma...

di Trippi

Spesso in ufficio la pausa alla macchinetta del caffè si rivela un ottimo momento per lo scambio di opinioni e di suggerimenti. Si avvicina Pasqua e tutti abbiamo iniziato a fare incetta di uova, abbacchi e colombe. Al rientro dal pranzo ci ritroviamo così a parlare dell'argomento e presto la conversazione scivola sui supermercati più convenienti, i pro e contro della spesa online e nel prendere alcuni prodotti sfusi. Vengo a sapere così in che modo impatta questa crisi sulle abitudini di consumo dei miei colleghi e scopro che mettono piede per la prima volta negli hard discount e cambiano le marche a seconda delle promozioni in corso. Una collega mi spiega che sono in 5 in famiglia e comprare l'acqua "di marca" è impensabile: si acquista quella più economica o si fa un salto a San Donato milanese, dove è possibile prendere l'acqua da bere gratuitamente. Altro che fedeltà alla marca! Loyalty, brand, consumer, customer tutte le paroline inglesi imparate nei corsi di marketing si confondono e perdono di significato quando si deve far quadrare il bilancio familiare a fine mese. Rapido sondaggio finale "quanto spendi per un litro di latte fresco?" la media è €1,55. Se hai bambini piccoli che, ovviamente, ne consumano in quantità industriale, è un piccolo salasso. Ma se vuoi un latte decente non hai scelta, quello a lunga conservazione è insapore.
Resta da sperimentare lo sfuso, per i giovani una novità ma per me, che ho 36 anni è un ricordo!
Da bambina la mamma mi mandava davvero a prendere il latte.
Il vicino di casa aveva una fattoria in campagna e tutte le sere passavo a casa sua a farmi riempire il bricchetto di latte fresco, freschissimo. Ricordo l'odore forte e persistente di quel liquido bianco mentre veniva travasato dal contenitore metallico al mio bricchetto e, meglio ancora, quello che permeava l'abitazione del pastore, un profumo di erbe e di campagna. In seconda elementare i miei si trasferirono in una casa nuova, e insieme con il vicino è sparita quell'abitudine.
Un gusto che è rimasto invariato però, è quello per lo yoghurt . Lo faccio in casa, con il latte intero, un risparmio notevole e un gusto migliore rispetto ai prodotti medi in commercio. Gli ingredienti sono semplici, un vasetto di yoghurt bianco (quello vero ragazze, un pò aspro, non quello dolcificato o zuccherato cui ci ha abituato una marca che confonde sesso e sapore) e mezzo litro di latte intero, la preparazione è rapida e se ci riesco io.. possono farlo tutti! Si scalda il latte e quando è tiepido lo si rovescia in un contenitore insieme con lo yoghurt, si copre il tutto accuratamente, in modo che non entri aria e si isola termicamente in modo da tenere la temperatura del latte per 8 ore circa (io metto un peso sopra il recipiente e seppellisco il tutto sotto strati infiniti di tovaglie e canovacci).
Visti i prezzi con la bella stagione è un bel risparmio oltre che un sano alimento. Se provate fatemi sapere!


Qui i prezzi medi dei prodotti pasquali

martedì 7 aprile 2009

La crisi è "maschia"

Di Chica Mala
Oggi Repubblica.it, in uno dei suoi approfondimenti sullo stato dell'italica economia, riporta gli ultimi dati Istat e i nuovi decreti per la cassa itegrazione.
A quanto pare l'epidemia di licenziamenti colpisce molto di più gli uomini, lo dimostrano anche le cronache e le storie di famiglie comuni, la tendenza si inverte drasticamente e anche i ruoli all'interno del nucleo familiare vengono stravolti: marito a casa e moglie al lavoro per provvedere al sostentamento della tribù.
Certo, nemmeno per noi donne è semplice affrontare questo periodo ma a quanto pare le chanches di trovare un impiego sono maggiori.
Buone fonti di impiego sono il terziario e i servizi, soprattutto quelli legati alla cura.
Nell'ultimo anno l'utilizzo del part-time (richiesta quasi sempre femminile) è cresciuto del 2,4% e gli imprenditori sembra preferiscano investire quindi salvare il posto delle donne, nel virtuale gioco della torre (per l'appunto, i dati sulla cassa integrazione rivelano il quasi mopolio maschile del beneficio di tale istituto).
La federcasalinghe inoltre, stima che vi siano 100mila posti come badanti per le italiane, categoria ora appannaggio delle straniere; sono sicura che di necessita' si farà virtù e in periodo di vacche magre accoglieremo anche una posizione che ora tanto scioccamente denigriamo.
Per il prossimo futuro non protremo aspettarci ruoli di prestigio ma probabilmente sarà più semplice per noi portare a casa la pagnotta, che sia lavorando in un call center a tempo determinato o accudendo una vecchietta, a fine mese il fattore D farà ancora parlare gli esperti di statistiche prospettando o quantomeno facendo presupporre che il boccino, a questo giro, sarà in mano nostra.


lunedì 6 aprile 2009

"Il terremoto è democratico!"


di Trippi
Stamattina, come la maggior parte degli italiani ho scoperto che nella notte una scossa di terremoto ha devastato l'Abruzzo.
La mia prima reazione è stata di sconcerto per i primi dati sulle vittime, alle 7 del mattino una decina, tra loro 4 bambini, ma si trattava di un bilancio ancora provvisorio. Al mio arrivo in ufficio la cifra era già arrivata a quota 26. Ora sono le 3 del pomeriggio e siamo sul centinaio di vittime.
Sconcerto e solidarietà per le persone colpite resta la rabbia, la domanda che mi pongo è ocme sia possibile che in una zona sismica come l'Abruzzo, il terremoto possa sconvolgere e distruggere una città come l'Aquila e paesi limitrofi. Sciami tellurici in corso da qualche mese a questa parte, impossibilità di prevedere quando il terremoto sarà distruttivo etc etc.. non è questo il punto. Una scossa così violenta può sorprendere e fare danni in zone non sismiche, ma il fatto stesso che il dramma abbia questa entità è agghiacciante! Fa venire voglia di chiedere asilo politico in un paese del terzo mondo, dove sai che più di tanto non puoi aspettarti.


Tantomeno il rispetto di criteri antisismici nella costruzione e nella concessione dell'abitabilità alle abitazioni in zone ad alto rischio.


Esterno il mio pensiero a voce alta al lavoro e dicono:


"Il terremoto è democratico! Può compire ovunque, e non puoi dire alla gente che non può abitare nella propria casa se non rispetta criteri antisismici.."
Molto meglio fare un bel funerale di stato e mandarli a vivere in container con il tetto in eternit per i prossimi 15 anni..
E chi non dona il sangue con me peste lo colga!

venerdì 3 aprile 2009

Aiuto mi si è infeltrito il cervello!

Di Trippi


Vi prego ditemi che sentite anche voi quella sensazione di cappa al cervello che torna puntualmente ad aprile, quando le giornate si allungano, aiutate anche dal passaggio all'ora legale. Tanto tempo a disposizione, ma al vostro fisico non regge la pompa con tutte queste ore di veglia!

In questo periodo dell'anno alzarsi la mattina diventa un impresa titanica, non che non lo sia anche nel resto dell'anno, ma ad aprile la fatica sembra aumentare in progressione geometrica, giorno dopo giorno. Non è una novità, sin da bambina ad aprile calava il mio rendimento scolastico, diventavo svogliata e pigra, per buttarmi giù dal letto servivano le cannonate. Nello sport poi non parliamone durante il resto dell'anno atletica e jogging, in primavera zapping.

Figuratevi la degenerazione di una tendenza naturale con il passare degli anni! Risultati devastanti. Arrivo al lavoro con occhiaie che neanche i correttore più comprenti riescono a mascherare, con la mascella dolorante per gli sbadigli e i capelli appena fonati che sembrano gli spinaci di Popeye, una pura casualità catapultata sulla mia testa.

Se poi la nebbia che mi ottunde il cervello accenna a dipanarsi a fine mattinata, subito dopo pranzo ripiombo nell'oscurità!
Su questo inconveniente pesa sicuramente la mia proverbiale ingordigia. Infatti, nonostante il raziocinio e il corso di Fat killer mi suggeriscano di mangiare leggero per evitare di boccheggiare, cosa faccio? Dopo aver ordinato un secondo e un insalata, alla vista della miseria sul mio piatto richiamo la cameriera tra un boccone e l'altro e ordino un piatto di pasta pomodoro e basilico.

Ora con 200 grammi di spaghetti, un'insalata mista, il roastbeef e un caffè preso nel bar sotto l'ufficio mi sento come quando mi capita di svegliarmi la notte per un brutto sogno o per bere, sento una trave di "traverso" nel cervello (o il pennarello di Omer simpson se preferite), ma mi consoli nel guardare l'ora e scoprire di poter dormire ancora un bel pò.
Se si aggiunge che la macchinetta del caffè in ufficio si è rotta.. Non posso far altro che sperare che i miei colleghi siano più rintronati di me e il mio capo non torni!
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz



giovedì 2 aprile 2009

Sindrome d'oltralpe

di Chica Mala
Così come avvenne per le rivolte studentesche del '68 , i francesi tornano ad essere antesignani di estremi atti di protesta.
Ieri in un call center di Milano, Omnia Service, i lavoratori hanno deciso, dopo un'improvvisata assemblea in cortile di obbligare l'AD a dare spiegazioni in merito agli stipendi non pagati. I dipendenti sono ancora in attesa di ricevere le spettanze di febbraio, credo quindi che l'esasperazione abbia preso il sopravvento.
I più parlano di un sequestro in piena regola, ma dall'articolo de Il Giorno (2 aprile 2009) che ho appena letto colgo una diversa interpretazione:
"I dipendenti della Omnia, presi dall'esasperazione, hanno chiesto all'AD dell'azienda di parlare con tutti i dipendenti in cortile dove si stava tenendo l'assemblea. Li il manager è stato accerchiato e costretto a dar conto del mancato pagamento degli stipendi di febbraio".
L'atto dei miei "colleghi" non si può paragonare nemmeno lontanamente agli episodi transalpini, credo più che altro si voglia spettacolarizzare, fare notizia per non essere da meno, il tutto in pieno spirito italiano. Semplicemente hanno voluto, dopo mesi di scuse assurde tipo "i committenti non pagano i nostri servizi" - "c'è la crisi" - "le banche non concedono più fidi", che il top manager della società per la quale lavorano dicesse le cose come stanno realmente, senza trincerarsi dietro patetiche e scontate frasi fatte e soprattutto in assenza della posizione di comodo derivante da un ufficio blindato e da scarne circolari dettate alla segretaria e poi distribuite dal lacchè di turno.
Prima di parlare di fenomeno dilagante dei sequestri e allertare i reparti anti-sommossa, direi di aspettare e vedere se questa sarà la tendenza del futuro anche da noi. per quanto mi riguarda.... esprimo tutta la mia solidarietà ai colleghi e a alla categoria.


mercoledì 1 aprile 2009

Scioperiamo a "la francais"

di Trippi

Arrivano in questi giorni e in queste ore non solo dati disarmanti e allarmi disastrosi sui licenziamenti previsti da qui al 2010, ma anche notizie sui modi pittoreschi in cui i lavoratori attirano l'attenzione su di se.

Dai francesi poi, quanto avremmo tanto da imparare, sarà il sangue gallico che scorre nelle loro vene, sarà la loro visione utilitaristica tipica del massimo risultato con il minimo sforzo, ma quando scioperano loro, mi scappa l'applauso! Anni fa, durante un soggiorno tra Palavas e Montpellier capitai per puro caso in mezzo agli scontri tra un corteo di lavoratori "adirati" e la polizia. Dovetti barricarmi dentro una banca, mi sembrava di essere precipitata in una succursale dell'inferno, cassonetti e auto usati come barricate e dati alle fiamme, scie azzurre di lacrimogeni che volavano sopra la testa e poi le urla e il baccano. Una cosa del genere in Italia la ricordo solo al G8, e ci è scappato pure il morto! Ora non scrivo queste cose per far polemica o per indurre il popolo alla sommossa, anche perchè sarebbe un'impresa impossibile far scendere gli italiani in piazza in massa come accade oltralpe, rischierebbero di perdersi il Grande fratello, Uomini e donne o La ruota della fortuna! Però la domanda mi sorge spontanea, non dico di arrivare a sequestrare i manager della propria azienda, si chiami pure Caterpillar o Ppr di assaltare i negozi e le banche come accade a Londra per il G20 in queste ore, ma neanche sbadigliare davanti alla tv quando vengono annunciati tagli all'azienda o alla categoria per cui si lavora.
Altrimenti ci ritroveremo a correre tutti nudi in cerca di un datore di lavoro come Mesnil



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