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domenica 30 maggio 2010

Quando nella scatola cinese


Quando nel perverso meccanismo di "scatole cinesi" rimangono incastrati 480 lavoratori che si vedono togliere l'aria, o meglio lo stipendio, allora non si può fare finta di niente.

Sto parlando di Vide On Line 2 (Vol2), call center di Cagliari ennesima vittima della mala gestione di imprenditori con pochi scrupoli. La società, travolta dal fallimento della holding Libeccio, facente capo al gruppo OMEGA (la stessa di Eutelia e Phone-media per intenderci) continua mietere vittime se così si può dire.

Tutta la solidarietà e l'appoggio vanno ai colleghi sardi e ai loro rappresentanti sindacali che stanno portando avanti con grande dignità la lotta per il diritto al lavoro e al salario.

Mi scuseranno se non sono ben documentata sulle loro vicende che seguo principalmente dal loro gruppo su Facebook , ma il mio è semplicemente un modo per dare loro, nel piccolo del nostro blog ancora più visibilità.

Forza ragazzi!!








giovedì 27 maggio 2010

Vietato suicidarsi


A quanto pare neanche la firma di un formale impegno scritto a non suicidarsi riesce a fermare l'ondata kamikaze alla Foxconn, azienda taiwanese con sede in cina, dove si assemblano gli iPad e si produce componentistica per Ipod (Apple) e per altri marchi (tra i quali Dell e Nokia).
Così mentre i manager della Foxconn aprivano le porte dello stabilimento ai giornalisti, per togliere gli aloni di sospetto sulla gestione, in barba a ogni impegno sottoscritto due dipendenti provavano ---- >

Alla Fiera della Contrattazione per due soldi...

Negli ultimi due anni su 100 intese azienda-sindacato 90 riguardano situazioni di difficoltà (indagine Fim Cisl). Nella sola Lombardia poi, nel 2009 sono stati fatti 23mila accordi sulla cassa integrazione in deroga (concessa grazie a una apposita legge), e hanno interessato in prevalenza piccole aziende. Per capire come contrattare in un momento di emergenza come questo, quando la richiesta di aumenti salariali sembra quasi una bestemmia si svolge tra oggi e domani, 27 e 28 maggio la 1° Fiera della Contrattazione, organizzata dalla CISL presso lo spazio MIL di via Gramelli a Sesto San Giovanni (MI) sotto lo slogan--->

martedì 25 maggio 2010

Vita da commessa, provare per credere

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Capisco che il lavoro di commessa sia frustante, che spesso si facciano orari assurdi e che ci si massacri i piedi di vesciche e le gambe di vene varicose per 4 soldi. Capisco anche che il modo migliore per incrementare il salario e farsi piacere questo lavoro è proprio l'incentivo in busta sugli incassi, la provvigione. Ed ecco per quale motivo, nei negozi in cui le commesse lavorano con questo tipo di contratto te le ritrovi addosso come una seconda pelle, o meglio come delle zecche. Dovunque tu vada loro ti seguono, pronte a indicarti i capi che secondo LORO ti starebbero proprio bene. Più tu le schivi e cerchi di imboscarti tra scaffali e camerini più loro ti tallonano ed esplodono in gridolini eccitati su come ti stia bene quello schifo di vestito che indossi come una gruccia dentro l'armadio, o scuotono la testa come la signorina Rottermaier non  appena fai loro notare che indossi la 40 e per riempire la 44 che ti propongono devono entrare nel pantaloncino insieme a te, una gamba per una. continua a leggere .



venerdì 21 maggio 2010

Il mondo di domani


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Un pò penso ai batteri/microbi quel che è che potranno essere creati artificialmente in laboratorio a scopi benefici. Per ripulire il mondo dalle schifezze inquinanti, per far andare le macchine con carburanti non inquinanti e tutto quello che le scienze positive inducono a pensare. Ma un campanellino mi suona comunque nel retrobottega del cervello e da ragione a Obama quando dice che occorre valutare le implicazioni bioetiche del lavoro di Craig Venter. In risposta alle preoccupazioni di chi teme l'uso biologico della Vita Artificiale, che potrebbe, ovviamente, fare gola ai costruttori e mercanti di armi.
Ed ecco che si materializzano nel vuoto pneumatico del cervello già resettato in prospettiva del week end alle porte le immagini degli album giganti di Nathan Never di una terra postapocalittica in cui un Nathan/Capitano Nemo (mix incredibile tra 20mila leghe sotto i mari e i Robots di Asimov) combatte la sua personale guerra Tecnobiologica contro le macchine che hanno ormai preso il sopravvento sulla terra.

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Sono ben consapevole che questo è solo un "piccolo passo" verso la creazione di vita artificiale, ma voglio essere positiva e pensare agli utilizzi benefici che questa ricerca potrà portare in fasi più avanzate nel mondo di domani.
Buon lavoro all'equipe di scienziati



giovedì 20 maggio 2010

Chiodo fisso

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E' inutile quando quando hai un chiodo fisso in testa sembra che le notizie riguardino solo te. Anche quando, in realtà, non sei direttamente interessato senti già le conseguenze catastrofiche che finiranno per abbattersi immancabilmente su di te. Senti l'odore di pioggia del tifone che il famoso battito d'ali di farfalla dall'altro capo del mondo immancabilmente provocherà!
Nonostante l'estemporaneo cielo azzurro che oggi illumina Milano vedo i nuvoloni all'orizzonte, e sento persino i reumatismi, dell'uragano imminente che questa multa dell'AGCOM agli operatori di telefonia finirà con l'avere anche sul MIO LAVORO.


40 anni e non sentirli




Oggi ricorre il quarantesimo anniversario della Legge 300, meglio conosciuta come STATUTO DEI LAVORATORI.






Che dire, BUON COMPLEANNO.







mercoledì 19 maggio 2010

C'eravamo tanto amati...


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E' di queste ore la notizia delle dimissioni da parte di due conduttori di altrettanti talk di show approfondimento giornalistico. Uno in Italia e l'altro oltreoceano.


Michele Santoro - Rai

che tra il conduttore di Anno Zero e la dirigenza Rai non corresse buon sangue non è certo una novità. Che il programma goda di ottima salute nonostante i vertici di Viale Mazzini abbiano fatto di tutto per boicottarlo in vari modi anche nel corso dell'ultima edizione è altrettanto noto. Dapprima con il mancato rinnovo del contratto a Marco travaglio, poi con il divieto di messa in onda delle vignette di Vauro, poi con il blocco in toto dell'approfondimento giornalistico per un mese a ridosso delle elezioni. Tutto questo in barba a qualsiasi logica aziendale, visti gli ascolti. Un pò come se la Ferrari si bucasse le gomme da sola nella pit lane. Cosa andrà a fare Santoro ancora non si sa, lui evita di lasciare dichiarazioni in proposito e rinvia ogni outing solo dopo che la risoluzione del contratto che lo lega all'azienda sarà firmato (facendo capire che ai vertici potevano anche tenere la bocca chiusa ancora un pò!):

"Prendo atto con soddisfazione delle decisioni che mi riguardano, proposte dal Direttore generale e assunte di fatto all'unanimità dal cda della Rai, che mi potranno consentire di sperimentare nuovi formati televisivi. Fornirò nelle prossime settimane la necessaria collaborazione per arrivare rapidamente alla completa definizione in ogni sua parte dell'intesa. A conclusione della stagione e solo a firma avvenuta, risponderò a tutte le domande sul carattere dell'accordo e sul mio futuro professionale, convinto come sono di aver agito ancora una volta nell'interesse del pubblico".


Campbell Brown - CNN
la conduttrice di un talk show della Cnn dai pessimi ascolti, ha dato le dimissioni con le seguenti parole:
"To be clear: this is my decision, and one that I have been thinking about for some time. As for why, I could have said, that I am stepping down to spend more time with my children (which I truly want to do). Or that I am leaving to pursue other opportunities (which I also truly want to do). But I have never had much tolerance for others’ spin, so I can’t imagine trying to stomach my own. The simple fact is that not enough people want to watch my program, and I owe it to myself and to CNN to get out of the way so that CNN can try something else."

"Per essere chiari: questa è una mia decisione sulla quale stavo riflettendo da un pò. Avrei potuto dire che me ne sto andando per passare più tempo con i miei figli (come realmente vorrei). O che vado via per seguire altre opportunità (che è quello che vorrei davvero fare). Ma non ho mai sopportato granchè i giri di parole degli altri, così non posso farlo io per prima. La verità è che non ci sono abbastanza persone che abbiano voglia di guardare il mio programma, e io devo togliermi di mezzo, in modo che la CNN possa provare altri prodotti, lo devo a me stessa e alla rete."

Lasciamo perdere che poi nel testo integrale della dichiarazione si schernisce spiegando contro quali personaggi stesse andando in onda alle 8 di sera, ignoriamo anche il conflitto di interesse della giornalista, moglie di Dan Senor (ex ufficio stampa di Bush) repubblicano sceso in campo per un seggio al senato, quello che conta è che la giornalista americana ci insegna come si lascia con eleganza dicendo le cose come stanno (o quasi)!



Liberté, égalité, payé

fonte foto Photo (Philippe Wojazer / Reuters)


L'ho già detto in altre occasioni, noi italiani dovremmo prendere ripetizioni dai francesi in tema di rivendicazioni sindacali. Perché nel paese di Robespierre dello sciopero ne hanno fatto un'arte!
Ho già raccontato di quando mi trovai nel bel mezzo di una manifestazione a Montpellier e dovetti asserragliarmi in una banca, mentre i lavoratori imbestialiti mettevano a ferro e fuoco il centro cittadino e la polizia lanciava quintalate di candelotti. Una specie di G8 di Genova in salsa bourguignonne.
Ed ecco che il sit in di migliaia di infermieri anestesisti sui binari della stazione di Montparnasse a Parigi ha creato disagi per centomila viaggiatori.
Dopo il rifiuto di riceverli da parte della ministra della sanità Bachelot hanno occupato la stazione per oltre 4 ore chiedendo il riconoscimento del loro lavoro, che la loro specializzazione sia considerata come master e ci sia un automatico adeguamento salariale ai 5 anni di studio, finchè non è arrivata la polizia a sgomberare:
“Ci disprezzano”, dice un’infermiera. “E’ per questo che siamo qui perché il governo che ci aveva fatto delle promesse non ha voluto ascoltarci. Siamo solo infermieri, vogliamo che i nostri cinque anni di studi siano riconosciuti, che sia riconosciuta ogni cosa che facciamo”.





Secondo i sindacati oltre l’80 per cento dei 7500 anestetisti francesi ha partecipato allo sciopero in tutto il Paese.
Secondo la procura?






lunedì 17 maggio 2010

Omofobia ed Educazione Civica

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Partiamo con uno stralcio della nostra Costituzione, dall' Art. 1 all' Art 4

Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Ora parliamo di un articolo del Messaggero. Parliamo del carabiniere gay trasferito dalla stazione Ligure in cui prestava servizio ad un'altra in Piemonte. Motivazione: «Non si può escludere che la situazione - cioè l'orientamento sessuale dell'uomo - crei comprensibile imbarazzo e sia potenzialmente pregiudizievole per il regolare andamento di vita del reparto, nonché lesiva del prestigio dell'Istituzione».
Tutto ciò scaturisce a seguito di una segnalazione arrivata in caserma, secondo la quale il militare è stato visto in compagnia di un uomo. certo, è gay! in compagnia di chi se no? di un Elfo?
Probabilmente "loro" pensavano che a Torino, nella caserma di destinazione il ragazzo sarebbe "guarito". Hanno fatto un ragionamento da far invidia alla Chiesa dei pedofili, trasferire per aggirare il problema. No no un momento, non confondiamo la merda col cioccolato per favore!

Tornando alla vicenda, il TAR ha dato ragione al militare, ieri ha annullato il trasferimento, appoggiando la tesi dell'Avvocato del giovane giudicando lesivo il trasferimento di un lavoratore con una presentazione piena di pregiudizio.

Siamo nel terzo millennio e in un paese che vanta, sulla carta, una Costituzione tra le più belle di questo mondo, forse la più bella e allora? Perchè è cosi difficile mettere in pratica questi principii fondamentali? Questa volta non è solo colpa della LEGA è una questione di EDUCAZIONE CIVICA e non solo!

Il dovere di un padre vale il posto di lavoro?

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Stamattina alla consueta apertura di Facebook leggo un articolo postato da un collega nella sua Bacheca.
Nell'azienda di distributori automatici «Bigarella» di Cassano d'Adda (Milano), qualche mese fa 24 dipendenti sono stati messi in cassa integrazione straordinaria. Al rientro dalla CIG, uno dei dipendenti, Alex B. si è visto cambiare il turno di lavoro: non più inizio alle 8.30 ma alle 7.00.
Poichè l'uomo è un padre di famiglia e siccome la moglie fa anch'essa i turni si è visto costretto, l'altro giorno, per portare il figlioletto alla materna a fare ritardo di un'ora e mezza al lavoro.
Il risultato è stato l'immediato licenziamento.
Io posso anche capire che questa azienda versi in profonda crisi, visti i tempi che corrono, quindi ogni scusa è buona per sfoltire l'organico abbassando i costi dell'occupazione; ma cosa dice la testa dei dirigenti di una societa che senza la minima sanzione disciplinare pregressa puniscono una persona solo per aver espletato un suo DOVERE COSTITUZIONALE? Il dovere di essere un genitore coscienzioso, di essere quindi un "buon padre di famiglia", come la Legge Italiana in diversi casi impone.
Forse una lettera di richiamo sarebbe stata sufficiente, se proprio la Stimata Soc. BIGARELLA di Cassano D'Adda ha bisogno di lasciare a casa un pò di gente, potrebbe giocare sporco, si, ma con un minimo di furbizia, potrebbe seguire gli ITER legali no?
Mi auguro che non sia necessario ricorrere al Tribunale del lavoro, spero che chi di dovere si ravveda, chieda scusa al lavoratore e lo reintegri al più presto.

Scommettiamo che...


alla fin fine la riduzione degli stipendi di politici e supermanager statali è sempre la solita boiata del fine settimana?
Per il momento l'unica cosa certa del piano anticrisi e di questa manovrina estemporanea sembra essere lo slittamento della finestra pensionistica per il 2011 e la sanatoria edilizia. Ma come si dice? Piove sempre sul bagnato.
Piuttosto mi auguro che non finisca come l'ultima volta, dopo il successo del libro "La casta"a urlare sulla necessità di tagliare ministri e ministeri inutili, oltre che gli sprechi e i benefici dei parlamentari, che infatti pensarono bene di aumentare poltrone e privilegi, alla facciazza di quello che sostenevano nei Talk show politici. Ma si sa che i Mastella di turno escono dalla porta per rientrare dalla finestra...





Bellissimo, perchè parlano ancora in Lire!


giovedì 13 maggio 2010

SMS- Sconti Mostruosi Sognasi

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13 Maggio 2010 alle 10.28 arriva il seguente messaggio dall'Ungheria, dove si trova il Signore delle Tempeste per risparmiare sul costo del dentista: Trippi sto guardando i prezzi delle automobili e se si potesse è veramente conveniente... una ford Focus costa 1.160.000 fiorni che tradotto in euro 1160000/265=4377,35... allucinante! In Italia costerà pressapoco, la base, 12000 euro..

13 maggio 2010 12.34 da Best Price (le offerte della mia palestra 20 Hours): HAI VINTO mountain bike ammortizzata (valore 120€)! Rinnova a € 20 al mese e ritira il tuo premio! Promo valida entro LUNEDI ore20 Disp Lim! Sede ****** 02***********

Ovviamente in entrambi i casi ho iniziato il solito giro di giostra alla ricerca di informazioni, spinta dall'impulso compulsivo all'acquisto con lo sconto imperdibile insito nel mio DNA, una tara genetica! Nel primo caso, se devo essere sincera, cadrebbe proprio a fagiuolo, anche perchè con la mia sbadataggine faccio fuori regolarmente le due auto di famiglia, già da tempo sul viale del tramonto. Mi piacerebbe versarle entrambe (un'audi-vampira 1.800 benzina e una Opel diesel che fa un baccano incredibile durante la marcia, ma non quando, ormai ferma, dimentico le luci accese!) e acquistarne una a gas o comunque superecologica e risparmiosa (fosse per me farei andare le auto a spazzaturao a pedibus, come quella dei Flinstones). Dal tour informativo ricavo le seguenti informazioni: in Danimarca è possibile acquistare auto a prezzi molto più bassi rispetto all'Italia, ma perchè sul netto gravano imposte pesantissime, che fanno impallidire le nostre accise sulla benzina. Insomma sembrerebbe conveniente l'acquisto in Ungheria, soprattutto su quelle di media cilindrata, ma prima di tirare fuori il portafogli conviene scegliere l'auto in una concessionaria all'estero (ha senso se già si viaggia regolarmente in quello stato), fare un salto all'ACI o in motorizzazione per avere l'importo esatto dell'IVA da pagare, il dettaglio sui bollettini per l'immatricolazione e l'iscrizione al PRA per importare l'auto, fare uno squillo alla propria assicurazione auto per avere garanzie sull'estensione della garanzia fornendo sempre gli estremi di quell'auto specifica. A questo punto ha un senso fare il raffronto con l'equivalente in Italia, dopo aver verificato dal rivenditore eventuali sconti, la possibilità che il bollo auto e l'assicurazione siano già incluse nel prezzo per un paio d'anni.

Poi, si devo ammetterlo, ho chiamato il Signore delle tempeste in Ungheria e gli ho raccontato della prospettiva di avere un anno di attività sportiva + bici a 240€, l'idea di potermi spostare su due ruote senza la paura assillante del furto che mi fa lasciare le mie in cantina, già li a solleticare la sovrasviluppata fantasia. Così al ritorno dalla pausa pranzo, mentre mi strofinavo le mani stile Scrooge, dico ai colleghi del messaggino e mi sento rispondere: "a te 20? a me 15!".

Approfondisco e salta fuori che i 5 euro di risparmio sono giustificati: loro sono abbonati alla 20 minutes, una versione più spartana della mia palestra, senza docce e centro benessere con sauna e idromassaggi (che non ho mai utilizzato se devo proprio essere sincera).
Quanto alla bici omaggio, si spiega tutto in quell'abbreviazione finale Disp lim, disponibilità limitata, dunque se uno non va a rinnovare l'abbonamento nell'istante esatto in cui riceve l'sms, può anche attaccarsi al tram o pedalaaare (con la sua bici naturalmente)!
Santa Pazienza? Disp Lim!








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