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martedì 13 ottobre 2009

Il pesce puzza dalla testa


Di Trippi

Guardo poca tv così scropro grazie al sito del Corriere che "un servizio (delle Iene NDR) scioccante andato in onda nel marzo del 2007 rivelò che soltanto 54 fra i 683 collaboratori dei 630 deputati con in tasca il tesserino per accedere alla Camera erano in regola".
Ah beh siamo proprio a posto, se proprio dove andrebbe dato l'esempio, in parlamento, si assumono i portaborse in nero! Tipico italiano, predicozzi a pioggia e provvedimenti a pioggia sui comuni cittadini, ma deregulation nel porto franco del transatlantico & co.

Dopo il servizio aumentarono i portaborse "in regola" (194 su 516 nel 2009) certo, come sempre avviene sull'onda emotiva dello scandalo.

Ma da lì alla normalizzazione la strada appare lunga, tortuosa e magari costellata di sentenze di tribunale.

La prima a fare notizia con un rimborso di 10mila euro, è la signora Celestina, che ha collaborato con Gabriella Carlucci dal 2004 al 2006 in cambio dapprima di 500 euro, portati poi a 1000. Il tribunale ha riconosciuto alla lavoratrice in nero una prestazione da Assistente Personale della Onorevole deputata.
fonte foto



3 commenti:

Anonimo ha detto...

1 i portaborse degli onorevoli sono comunque dei "beneficiati", ossia amici o amici di amici che trovano un guadagno senza meriti a dispetto di altri che, magari con più meriti ma senza "amicizie", non trovano neanche un lavoro in nero.
2 se gli onorevoli mettessero in regola i portaborse, avrebbero ancora più bisogno di soldi e "se li procurerebbero" da qualche altra parte...non manca a loro sapere come fare!
3 in conclusione, non ci sarebbe da essere tanto allegri se tutti mettessero in regola i loro portaborse poichè "amici già beneficiati" sarebbero ancora più tutelati e poichè le casse dello Stato sicuramente ne risentirebbero in qualche modo.

Trippi ha detto...

ciao anonimo, mi baso su quanto dice il servizio delle Iene per risponderti: I deputati hanno 4000 euro per pagare i portaborse oltre 12mila euro tra indennità e rimborsi vari. Penso che i parenti e gli amici non vengano pagati in nero ma assunti regolarmente con contratti a tempo indeterminato e rimborsi generosi, altro che compensi da fame in nero.

Anonimo ha detto...

I ministri sono italiani e come tali possono permettersi tutto.Diciamo di no.Ma usano le macchine blu del servizio di stato per mandare la famiglia al mare o a sciare,e non pagano ne3ppure l'autista compiacente che le scarrozza su per le alpi, facendo i pieni di benzina nelle varie questure o con la scheda carburante che hanno in dotazione e i benzinai ricevono is oldi dopo molti mesi.Ma questa sono quisquilie.Tu cittadino italiano devi ottemperare alle leggi,noi ministri lavoriamo per te,cosa pretendi che abbiamo anche il tempo per andare ad assicurare uno che mi poreta una borsa?Già gli do l'onore di portarmela che ca..o vuole ancora?OLFY

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