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venerdì 16 aprile 2010

EcoFriendly, l'ultima spiaggia del turismo


fonte foto e video

14 giorni di trekking nel deserto tunisino in compagnia di cammelli stracarichi, senza camerieri e lontano dagli agi (e disagi) della civiltà occidentale. Niente acqua per lavare piatti e stoviglie, ma solo sabbia e uno strofinaccio. Neanche al termine della giornata ci si può ritemprare dalla fatica, ma occorre montare la propria tenda, il pane invece è offerto gentilmente dai cammellieri, che lo preparano quotidianamente cucinandolo sotto la sabbia.
E' questa la nuova frontiera del turismo mediorientale, niente più jeep o brevi escursioni a cammello con partenza e rientro in 48 ore dal villaggio turistico più vicino: turbante, the e beduini compresi nella coreografia dell'intrattenimento per occidentali.
Ovviamente per fare un'escursione così lunga nel deserto bisogna possedere capacità di adattamento e motivazione. Voler godere davvero della vita dura, riavvicinarsi alla natura per riconciliarsi con ritmi dimenticati e (ri)scoprire rituali scomparsi dalle nostre latitudini, avere voglia di mettersi alla prova, sfidarsi e misurarsi senza possibilità di barare.










Temo di non essere ancora abbastanza stressata per affrontatare il deserto a piedi, nonostante cominci a programmare le ferie estive al ritorno da quelle natalizie, prenotando casa e viaggio con largo anticipo, davanti a me il miraggio, quello si, della spiaggia e del sole.
Per la sottoscritta è impensabile anche il campeggio, figuriamoci una vacanza stile survivor.
Ma ognuno, si sa, ha il suo modo personalissimo di rilassarsi e perchè no, magari viene voglia anche a voi. Dal canto mio ho giusto in mente una persona che ne avrebbe davvero bisogno e cui consiglio caldamente di andare!


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