Si fa un gran parlare in questi giorni, delle dichiarazioni di Brunetta, anche in
queste pagine. Dei suoi attacchi gratuiti ai precari e delle inutili battute sui disoccupati vomitate da Stracquadanio.
Ora però mi domando, chi, di centro destra, di centro sinistra, di centro e basta o di qualsivoglia associazione sindacale può permettersi di gridare allo scandalo, chi può volere che muoia Sansone (Brunetta) insieme a tutti i filistei (berluscones)?
Parto da una riflessione vaga per arrivare a un punto specifico:
ormai da mesi seguo su
facebook le vicende di un manipolo di persone licenziate dalla CGIL, che attraverso il loro blog -
lavoratori licenziati dalla CGIL - raccontano la loro esperienza, fatta di contratti parasubordinati, mobbing, lettere di dimissioni imposte, accuse di malversazione; fungono inoltre da rassegna stampa raccogliendo quanto pubblicato dalle testate giornalistiche (principalmente minori) in merito all'argomento.
Sulla loro bacheca di facebook hanno postato
un articolo che mi ha fatto fermare a pensare, pensare che persino chi dovrebbe essere il baluardo dei lavoratori, la roccaforte di impiegati e operai vessati farebbe meglio a star zitto/a e a guardare in casa propria, prima di imbracciare le armi e scagliarsi contro l'indegno nanerottolo.
Certe dichiarazioni del Segretario Camusso poi, sanno tanto di diplomazia della peggiore realpolitik, specialmente quando dice, riferendosi alle cause intentate dai licenziati - Sarà la magistratura a decidere-.
Forse ai più, certe notizie non arrivano, perchè i maggiori organi di informazione non le ritengono abbastanza appetitose ma è sufficiente farsi un giro in rete e tutto salta fuori.
Questo non è un attacco al sindacato al quale ho pagato la tessera fino a quando ho lavorato, ovviamente con contratti a termine, è seplicemente l'amara considerazione di una cittadina che come tanti altri non sa più a che santo votarsi.