Leggendo un articolo su IO DONNA inserto del CDS sul rapporto giovani-lavoro ho quasi cambiato idea, quasi però......
La motivazione? Starebbe tutta nella "poca pazienza, poca predisposizione alla fatica e scarso appeal del lavoro manuale" delle nuove generazioni.
Insomma, secondo tale sig Fumagalli della Conf.Art. saremmo una massa di fancazzisti, scansafatiche, con poca voglia di lavorare e poca propensione alla competitività, solo perchè non siamo disposti ad accettare lavori mal pagati e sfruttati anche se attinenti ai ns studi, e perchè, in sede di colloquio, abbiamo l' ardire ci informarci delle ferie che ci spetterebbero.
Altra questione è che la poca pazienza possono averla tutti, giovani e meno giovani. Quindi non abbiamo la presunzione di tenere tutta per noi tale "qualità"! Non si sa mai ci venga dato anche degli egoisti.....
La predisposizione alla fatica la tralascio, perchè in effetti se uno ha voglia di lavorare lavora, altrimenti....cippa! Ma lo scarso appeal al lavoro manuale lo devo decisamente contestare! Se non si è portati per i lavori che prevedono una certa manualità nella loro esecuzione dobbiamo farcene una colpa? Se non sono portata per fare la parrucchiera o l' estetista o il falegname, devo forse fustigarmi?
E poi partendo dal presupposto che il mercato lavorativo è altamente competitivo e quindi bisogna sgomitare per riuscire, perchè si pensa che tutti abbiano voglia di far ciò?