Sabato scorso sono passata alle poste per ritirare due raccomandate. La prima era il resoconto di pagamenti con ritenuta d'acconto relativi alla mia attività di blogger per un portale, mi servirà domani per la
dichiarazione dei redditi. La seconda ho deciso di ritirarla, nonostante avessi già visto una scritta ESATRI sopra che puzzava di cartella esattoriale.
Il pensiero spazzatura/TARSU (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) mi è balenato subito nel cervello e mi sono seduta nella saletta di attesa di fronte agli sportelli per aprire la busta, tra un sudore freddo e l'altro.
Importo 260 euro così diviso:
5 euro di sanzione per il 2008 + 59 euro di "ravvedimento operoso" cui si aggiungono 5,76 euro di compensi di riscossione ESATRI calcolati persino sulla sanzione (0,45€),
15 euro di sanzione per il 2009 + 176 euro di "ravvedimento operoso" cui si aggiungono 17,19 euro ci compensi di riscossione calcolati anche sulla sanzione (con 1,35€) totale 255 euro cui si aggiungono 5,88 euro per diritti di notifica della cartella.
Andrei all'ESATRI a spaccare tutto!
Ho fatto la denuncia di nuova occupazione di locali il 15 aprile dello scorso anno, specificando i miei dati, la metratura dell'appartamento (67 mq) e il nome del precedente occupante, ho inserito anche il nome del mio compagno, visto che nell'abitazione viviamo in due. Dopo lunghi e penosi tentativi (i numeri davano sempre occupato o scollegato) sono riuscita a mandare il fax a uno dei numeri indicati e mi sono predisposta all'attesa della bolletta.
Non mi è mai arrivato niente!
Ho atteso l'arrivo dei bollettini a casa, come avveniva per il precedente appartamento. Daltronde mi sono solo spostata di qualche metro. Stesso stabile, stesso indirizzo, cambia solo la scala.
Sapevo dei ritardi nelle consegne delle bollette da parte dell'esatri. Pensavo che a questo punto mi avrebbero mandato tutto insieme quest'anno.
Invece niente, nisba, nada. Fino a quando non ho ricevuto questa raccomandata.
Domanda numero 1
Perchè devo pagare la sanzione su un pagamento che non ho fatto se questo non mi è stato mai notificato?
Domanda numero 2
Perchè devo pagare i compensi di riscossione all'ESATRI calcolati addirittura sulla sanzione quando è la stessa ESATRI a non adempiere il suo dovere comunicando puntualmente i pagamenti (e/o allegando bollettini o informazioni su come farli)?
Domanda numero 3
Perchè diamine devo persino pagare i diritti di notifica su una cartella esattoriale, quando bastava fare le cose per tempo?
Domanda numero 4
A prescindere da sanzioni e ritardi resta la considerazione che 191 euro per 67 mq in due persone mi sembra davvero una cifra fuori misura! O no? Anche considerando l'importo di 2,28 € al mq mi viene 152,76€ con una proporzione calcolo che mi addebitano un 25% in più.
Comincio a documentarmi e scopro che il modulo con i dati catastali relativi all'appartamento avrei dovuto spedirlo entro il 20 gennaio. Peccato che la mia padrona di casa abbia avuto la benedizione della nascita di due nipotini, due gemelli, proprio nel mese di gennario e di dev'essere ricordata di me solo ad aprile, quando mi ha consegnato il modulo compilato. Fatalità! Fatalità anche che io che abito a Milano dal 1992 abbia preso la residenza solo nel 2008. Fatalità che l'abbia fatto in contemporanea anche il mio fidanzato nonchè convivente.
La tassa decorre dal primo giorno del bimestre solare successivo al giorno in cui ha inizio l'occupazione (esempio: se inizio ad occupare i locali il 10/03 la tassa decorre dal 01/05).
Il termine previsto dalla legge per la presentazione della denuncia è il 20 gennaio successivo all'occupazione.
Per chi occupa i locali in uno dei giorni che va dal 1° al 20 gennaio c.a. e non presenta la denuncia entro il 20 gennaio vengono applicate le seguenti sanzioni previste da "ravvedimento operoso":
12.5% se la denuncia è presentata entro i novanta giorni successivi alla data di scadenza del termine (cioè entro il 20 aprile);
20% se la denuncia è presentata oltre i novanta giorni ed entro un anno dalla data del termine (il 20 gennaio dell'anno successivo);
se il ritardo è superiore ad un anno le sanzioni applicate sono nella misura che va da un minimo del 100% ad un massimo del 200% del tributo evaso, riducibili ad un quarto con adesione del contribuente
Se è l'ufficio a rilevare l'omissione di denuncia, verrà notificato al contribuente un avviso di accertamento che potrà contenere sanzioni fino al 200% della tassa dovuta, anche ulteriormente maggiorata, se l'omissione riguarda più annualità o varie occupazioni.
Ho provato a chiamare l'ESATRI, ma dopo 15 minuti di attesa senza alcun cenno di vita mi sono arresa. Con il coltello tra i denti ho composto lo 020202, il call center presso il Comune di Milano, per avere chiarimenti, anche perchè le cifre comunque le si giri non tornano (poniamo che mi stiano sanzionando per il ritardo, rientrerei comunque nei 90 giorni, dunque dovrei pagare 12,5% sulla tassa). Hanno aperto una pratica a mio nome e chiesto di aspettare una chiamata che dovrebbe arrivare nel giro di una settimana. Spero si possa risolvere, anche perche è possibile presentare ricorso, ma la trafila è lunga e laboriosa.
In prima battuta dovrò fare un'istanza e poi, se necessario, un ricorso. Ma tanto sappiamo tutti come va a finire. Dovrò pagare e zitta e mosca!
Ecco la trafila per il ricorso a Milano:
Va intestato alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Via Vincenzo Monti 51, in carta legale (con bollo per atti giudiziari), entro 60 giorni dalla data di notifica degli atti sopracitati. Entro il medesimo termine il ricorso deve essere notificato al Comune di Milano con una delle seguenti modalità:
- a mezzo ufficiale giudiziario, secondo le norme degli articoli 137 e seguenti del codice di procedura penale
- a mezzo di servizio postale mediante spedizione dell'originale in plico (senza busta), raccomandato con avviso di ricevimento. In tal caso il ricorso si considera proposto al momento della spedizione
- mediante consegna diretta presso il Protocollo Generale del Comune di Milano, Via Larga 12, dalle ore 8.30 alle ore 15.30, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.45 alle ore 12 il sabato o mediante consegna diretta c/o l'Ufficio Protocollo del Settore Finanze ed Oneri Tributari, Via S. Tomaso, 3
dalle ore 08.35 alle ore 15.30, dal lunedì al venerdì.
Come si presenta il ricorso contro la cartella esattoriale o l’avviso di accertamento?
Entro 30 giorni dalla notifica del ricorso, il contribuente deve costituirsi in giudizio mediante deposito del proprio fascicolo (compresa copia conforme all'originale del ricorso) presso la
Segreteria della Commissione Tributaria Provinciale Via Vincenzo Monti 51 - Milano.
Se si aderisce all’avviso di accertamento pagando la maggior tassa indicata sulla cartella esattoriale o sull’avviso di accertamento entro il termine per ricorrere alle commissioni tributarie (60 giorni), le sanzioni sono ridotte ad 1/4
Se la cartella esattoriale o l’avviso di accertamento sono palesemente errati
(per la mia domanda numero 4)
E’ possibile presentare istanza di autotutela per ottenere lo sgravio della cartella o l’annullamento dell’avviso di accertamento quando si è in presenza di errori palesi da parte dell’ente che ha emesso l’atto, quali ad es. casi di omonimia, errori di calcolo ecc.
Aggiornamento post-prandiale.
Tutto quello che leggete sopra l'ho scritto prima di pranzo, con il dente avvelenato e l'utero in subbuglio, complice anche il ritardo della metropolitana mattutina senza che l'ATM si sia deganta di un avviso o un annuncio.
Pranzo poi si fa per dire, perchè quando sono nervosa mi si chiude lo stomaco. Ho trangugiato un gelato, provato qualche jeans in un negozio di corso Buenos Aires (ottima terapia contro la tristezza) e sono tornata in ufficio.
Una nuova ricerca internet è stata illuminante per la mia domanda numero 4. Ho trovato la pagina Tarsu Web che permette il
calcolo della propria tassa in base a tipologia dell'immobile, metri quadrati e numero di abitanti.
Il mio risultato lo potete leggere nella fotina in alto.
Ed ecco che non vale più la pena di attendere la chiamata dall'ESATRI o di fare istanze o ricorsi, spenderei quei 20 e rotti euro in ore perse dal lavoro e carte bollate, visto che l'importo nella sostanza non cambierebbe.
Infatti la cifra che non torna (€191 euro), è data dalla somma della tassa vera e propria (€152)con quelle che questi volponi chiamano le addizionali comunali (15,28€) e provinciali (€7.64 ) mica IVA, così non c'è neanche la magra consolazione di poter
chiedere il rimborso.
Resta il fatto che paghiamo la tassa sulla tassa. Come dire cornuti e mazziati. Saremmo anche a Milano, ma questa è davvero Cazzimma napoletana.