translate me

lunedì 31 marzo 2008

Milano conquista l'EXPO 2015



Una grande vittoria per l'Italia e per Milano, una opportunità per l'economia e l'occupazione. Tralasciando le polemiche che verranno a livello politico e che già sono cominciate...












Attesi 29 milioni di visitatori, 70 mila nuovi posti di lavoro
Expo 2015: investimenti per 20 miliardi
La manifestazione prevista alla fiera di Rho-Pero su un'area espositiva di 1,7 milioni di metri quadri
(Emblema)MILANO - Oltre 20 miliardi di euro di investimenti, più di 29 milioni di visitatori, almeno 44 miliardi di euro di fatturato in più per le imprese di Milano. Questi alcuni dati dell'Expo 2015 che è stata assegnata a Milano. Secondo una ricerca effettuata dalla Camera di commercio milanese su un campione di 1.178 imprese, si prevede un incremento del fatturato intorno ai 44 miliardi di euro, cioè un incremento medio del giro d'affari di circa il 10%. La manifestazione si terrebbe alla fiera di Rho-Pero su un'area espositiva di 1,7 milioni di metri quadrati. I posti di lavoro che potrebbero nascere grazie all'Expo sono circa 70 mila.
BENEFICI - Il maggiore beneficio per l'Esposizione universale sarebbe a carico del settore alberghiero e turistico con un incremento previsto attorno al 25%, seguito dal settore immobiliare (15,1%) e quello delle costruzioni (13,5%). In valore assoluto, però, è il commercio che si attende il gettito maggiore, con un aumento del fatturato di 14,5 miliardi, quasi 12 miliardi il manifatturiero, oltre 8 miliardi i servizi alle imprese, quasi 4 miliardi le costruzioni, 3,5 miliardi l'immobiliare.
SOLDI PER TUTTI - Ma a goderne i benefici sarebbero tutti i settori. In particolare il turismo, anche nelle altre città italiane. Secondo una stima dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza-Brianza si raggiungeranno di indotto i 540 milioni di euro a Roma, 421 a Venezia, 223 a Firenze e 114 milioni a Napoli.



venerdì 28 marzo 2008

Il bullo da ufficio




Il corriere di oggi ci informa che la rivista americana Forbes ha, nell'ultimo numero, stilato un elenco in 10 punti dove vengono enunciate le "tecniche" che i bulli da ufficio adottano per mobbizzare le loro "vittime".


Si può partire tranquillamente, per capire se si sta o meno subendo mobbing, dal domandarsi se ci si sveglia ogni mattina con l'ansia... questo è uno dei primi sintomi.

si fa presto a dire sconti

























di Trippi

A quanto pare l'iniziativa del comune di Milano per calmierare i prezzi del pane e della carne sarebbe un grande flop!! Lo leggo nel dorso di "La Repubblica" dedicato alla città meneghina (nel numero di oggi 28/03/2008 pagg II-III).
Secondo un inchiesta del quotidiano in realtà solo un fornaio su 10 applicherebbe il prezzo a 1.50 euro per il sacchetto da 500 grammi! In ogni caso anche quando viene rispettato l'accordo o si aderisce all'iniziativa raramente la cosa viene pubblicizzata nel locale o in vetrina con cartelli informativi.
Non parliamo poi della svizzera al prezzo di 7,90 euro al chilo anzichè 12 euro!!
Sarebbe poi uno specchietto per le allodole l'apertura del mercato all'ingrosso delle carni il sabato mattina (Mercato generale, ingresso da via molise 62), sulla scia di quello ortofrutticolo e del pesce in realtà i tagli disponibili vanno bene se anzichè una famiglia si deve sfamare un esercito o su di li!
Buono shopping a tutti!

mercoledì 26 marzo 2008

Non si può morire di lavoro.. e due



di trippi
Melfi, operaio muore nell'impianto FIAT.
E' precipitato da un soppalco alto 4 metri nello stabilimento di Melfi. secondo Cremaschi della FIOM ci sarebbero gravissime responsabilità da parete dell'azienda.
I rappresentanti sindacali hano deciso uno sciopero di due ore per turno...
Per quel che può valere!?

martedì 25 marzo 2008

Tutta la vita al call center





di Trippi
Fine settimana pasquale all'insegna del cinema, la sottoscritta se n'è impippata del proprio trasloco e degli scatoloni che gli girano per casa e si è spaparanzata in due belle sale comode, comode senza sapere che stava per vedere un paio di storie di schiavitù e/o servilismo!!
Nel primo film (italiano, carino e originale in modo quasi sorprendente per aver scavalcato i soliti criteri della commedia nostrana) "Colpo d'occhio" di e con Sergio Rubini, vediamo il percorso autodistruttivo di un artista asservito a un critico d'arte invidioso della sua gioventù, della sua bellezza e deciso a riavere con ogni mezzo la donna da lui educata e plasmata che lo scultore gli ha fregato.

Nel secondo "10.000", un filmone epico ambientato 10 mila anni fa, la storia del riscatto dalla schiavitù delle popolazioni che hanno eretto le piramidi, è annacquata dalla storia d'ammmmmore tra un cacciatore e un'eletta dagli strani (per i tempi) occhi azzurri il tutto condito da tigri dai denti a sciabola amichevoli, struzzi assassini (o emù o velociraptor?), egizi alieni (o alienati) e miracolo finale con tanto di catarsi della mammana del villaggio che per salvare l'eroina si sacrifica e "le cede" il proprio alito vitale! Insomma una boiata pazzesca!

E così tra un film e l'altro, tra una sala e l'altra, un trailer e l'altro, vedo quello di "Tutta la vita davanti" l'ultimo di Virzì in uscita il prossimo 28 marzo, la storia di una laureata dei nostri giorni che finisce nel girone infernale di un call center mascherato da paradiso: quasi un villaggio vacanze.
A questo punto, nonostante non ami Virzì penso che per finire il ciclo di storie di straordinaria schiavitù e servilismo possa chiudere in bellezza con una moderna di ordinario precariato in salsa comica! Ora so come occuperò la mia traballante serata del venerdì: vi farò sapere tutto sulla diavolessa Ferilli e sulla sfigata laureata con cui temo mi immedesimerò! Chissaperchè!?!

Addio vecchio CV


Il futuro del curriculum vitae - con lettera di presentazione scriita in bella calligrafia e con elenco dettagliato di esperienze accademiche e lavorative, con la descrizione del profilo personale, degli hobbies e delle attitudini - potrebbe a breve lasciare campo libero a delle vere e proprie "video-presentazioni".

In perfetta linea con la tendenza a "youtubbizzare" tutto o a lasciare testimonianza di se con un blog, anche le candidature spontanee hanno preso la strada del web.

Negli Stati Uniti, neanche a dirlo, tutto ciò ha preso piede da un pezzo, ma anche in italia ci sono già centinaia di esempi di autopromozione multimediale. Un ottimo modo per farsi notare da qualche cacciatiore di teste, senza dubbio; ma anche un modo, facendo girare in rete un CV scadente, di bruciarsi buone opportunità. Arma a doppio taglio direi...

mercoledì 19 marzo 2008

Evabbè archiviamo la lotta di classe.. ricicliamo il conflitto sociale!




Di Trippi




E' proprio il caso di esclamare come piace a me e alle mie socie "Molto rumore per..." è quello che sta succedendo dopo l'uscitona di Veltroni Lunedì pomeriggio nel corso di un comizio a Novara:
"La lotta di classe è finita"
Ne è nato così un polemicozzo tra la tripla W e "Liberazione", ripresa oggi dal Corriere (19/03/08 pg 10) con tanto di mini-interviste a Asor Rosa, Francesco (Pancho) Pardi e Michele Salvati.
Il giornale di via solferino cerca di indorare la pillola e abbozzare sul REALE contenuto della frase del portatore sano di innovazione nel centro sinistra italiano:

"Bisogna non conoscere l'Italia per invocare la lotta di classe. Divento pazzo
quando ancora sento parlare di lotta di classe contro i padroni. Chi sono i
padroni di cui parlano? Ci sono milioni di persone, di piccoli e medi
imprenditori che spesso sono ex operai diventati artigiani..."
... e diventati peggi del PADRONE che avevano loro in primis, il classico esempio del povero arricchito o del servo più SNOB del padrone.
Il nuovo che avanza lo vada a spiegare ai familiari degli operai della Thyssen group, provi a dirlo a chi piange l'ultima vittima, il suicida della settimana scorsa, disperato perchè non sapeva più come ricollocarsi, alla faccia di chi parla dei cinquantenni richiestissimi nel mercato del lavoro.
La verità è che come diceva Chica se sei figlio di avvocato, notaio o giornalista è molto più semplice fare lo stesso mestiere del padre, ma l'accesso a certe professioni è ben più limitato se non si possono vantare certe eredità. Per carità la carriera la si può sempre fare, ma se sei figlio di operaio, per quanti sacrifici faccia tuo padre per farti studiare.. beh faticherai 4, 50 volte tanto del tuo coetaneo con un albero genealogico più condito da titoli che da macchie d'olio!
La verità è che come spiega Asor Rosa se proprio non vogliamo chiamarlo LOTTA DI CLASSE che puzza di Marxismo leninismo (cui in tempo di elezioni è meglio tenersi alla larga) riconosciamo almeno che esiste un enorme conflitto di classe, tra strati sociali che hanno
interessi e benefici differenti (alcuni ottengono benessere, altri malessere) e liquida il patto sociale ipotizzato da Veltroni come ideologia da boy scout (che detto tra noi , seconod gli ultimi sondaggi non sarebero più i bravi ragazzi diun tempo: fano sesso prima del matrimonio, usno droghe, non sono neanche più tanto credenti, si sarebbero normalizzati, ma questa è un altra storia e forse un altro post)!
Ma insomma, se adesso non possiamo contare più sui boy scout per attraversare il bosco o la giungla d'asfalto.. ma che ci resta?

venerdì 14 marzo 2008

Quanto pesa una laurea


di Trippi


La mia pesa un pò di più da quando l'ho messa nel congelatore, insieme all'altrettanto inutile master conseguito subito dopo, sarà per colpa del ghiaccio che gli si è formato intorno?! Che dire, peggio per me che ho fatto collezione di titoli inutili! Comunque due professori dell'Università Cattolica con una laurea ben più utile della mia hanno cercato di capire se ci siano corsi che determinano un maggiore rendimento economico. In un articolo pubblicato su Vita e Pensiero, un mensile della casa editrice dell'università, ("Dimmi dove studi e ti dirò quanto guadagni ". Il valore reale delle lauree e la qualità delle università non sono uniformi in Italia. I dati sull’inserimento professionale dei giovani mostrano che studiare in un ateneo piuttosto che in un altro può generare ritorni economici assai diversi) Giorgio Brunello e Lorenzo Cappellari hanno cercato di spiegare il peso specifico in termini di risultati economici non solo del corso di laurea, ma anceh della tipologia di istituto (statale o privato) in cui il titolo è stato conseguito!

Meditate gente.. meditate!


cercasi Pierdudi Disperatamente



http://crisal1de.wordpress.com/2008/03/14/scusate-saro-assente-per-un-po/




Oggi, sul nostro blog principale Trippi ha riportato l' infelice risposta che il Cav. Berlusconi ha dato ad una precaria che chiedeva soluzioni ai problemi dei giovani con un lavoro non stabile.




Dudi da Arcore, il golden boy, l'uomo più ambito dalle giovani in età da marito, oppure il giovane Luigino, bocconiano rampante ? forza donzelle di belle speranze, sono la ad aspettarci!

Signorine Co.co.pro, interinali (o somministrate che dir si voglia), occasionali, in staff leasing venghino, venghino, sono aperte le selezioni.


















giovedì 13 marzo 2008

Vuoi fare la giornalista e dire la NUDA VERITA'?


Di Trippi

La domanda del giorno care lettrici è:
Cosa sareste disposte a fare pur di fare le giornaliste o ottenere il tanto sospirato praticantato?
Una brava producer tv come la sottoscritta non poteva farsi sfuggire la notizia e sopratutto non girarvela!
Care mie aspiranti giornaliste disperate arriva anche in Italia Naked News (notizie nude), il tg americano in cui le giornaliste si spogliano dopo ogni notizia fino a restare nude!
Per ora 5 edizioni sui telefonini e online con l'obiettivo dichiarato di raggiungere i "50mila utenti entro il 2010" come ha spiegato Marco Ottolini, direttore di Small Formats, una società di new media che si occupa dell'edizione italiana.
Al momento ci sono 4 ragazze ma le selezioni sono ancora aperte per altre 2!
Siete avvertite non solo voi, ma anche le conduttrici "classiche" che, come ci racconta il mio conterraneo ed ex collega Stefano Biolchini, sarebbero già sul piede di guerra!
Se non vi spaventa la concorrenza e siete disposte a scendere a qualche compromesso!

martedì 11 marzo 2008

I nuovi confini tra regioni ricche e povere in Eurolandia












lo disegna il Pil procapite delle varie regioni!

di Trippi

Area regionale %
Londra 303
Lussemburgo 264
Bruxelles 241
Amburgo 202
Vienna 178
Parigi 173
Stoccolma 172
Berkshire, Buckinghamshire,
Oxfordshire (GB) 168
Alta Baviera 166
Groninga (Germania) 164
Hovedstaden (Danimarca) 161
Praga 160
Utrecht (Olanda) 158
Irlanda 158
Darmstadt (Germania) 158
Lombardia 136,5
Madrid 133,9
Lazio 127,9
Emilia Romagna 128,1
Provincia Autonoma di bolzano 136,7
Veneto 123,6
Barcellona 122,1
Lisbona 106,3
Berlino 98,5
Varsavia 69,8

Vediamo un pò più in dettaglio l'Italia:
zona %
nordovest 127,3
nordest 125,2
centro 118,1
isole 70,6
sud 69,6


Se si scorrono i dati pubblicati da Eurostat (il servizio statistico dell'Unione Europea) esce un panorama dai confini sconosciuti. Regioni e città con alto reddito procapite stanno in nazioni in cui ci sono regioni poverissime, fanalini di coda non solo del paese di appartenenza e sconosciuto dove regioni baciate dalla fortuna economica fanno parte di stati con regioni ben al sotto la soglia di povertà.
Ma poi a leggere meglio i dati si vede che sono falsati, tanto per cambiare, dalla solita forbice tra poveri e ricchi: così a Bruxelles che quota 241% ci sono quartieri come Molenbeek e Saint Josse considerati tra le zone più povere del Belgio!!


Usando come termine di comparazione la misura simbolica del 125 % di pil per abitante, beh la situazione è davvero grigia!

Per aiutarvi a individuare dove si collocano le zone di traino dell'economia italiana le ho evidenziate di rosso, guardate un pò da chi siamo preceduti! Di Madrid sapevamo, ma PRAGA?! Lasciamo perdere poi il risultato per me sorprendente di Berlino, che qualcun altro magari prima o poi mi spiegherà, leggo che tra le variabili pesano i servizi e l'industria, ed ecco spiegato il successone di Praga: dove nel 2006 hanno pernottato almento una notte ben 11 milioni e 271mila TURISTI!

Motivazioni simili stanno alla base del Pil di alcune regini della Slovacchia, in cui ha pesato la vicinanza con Vienna e la presenza di un'unica aliquota (flat tax) che ha attirato investitori esteri.

Non stupiamoci allora per i dati pubblicati oggi in prima pagina da Repubblica sugli stipendi degli italiani e quelli degli altri europei, non stupiamoci neanche se le aziende dichiarano di voler rinviare a tempo indeterminato le assunzioni di primavera.

E' da un pò che rifletto se non sia il caso di lasciar perdere il mio trasloco e dirottare, con armi e bagagli verso altre regioni, dove mi sorrida il PIL!!!
Holè


venerdì 7 marzo 2008

Donne e diritti

di Trippi


Tutelare i diritti significa allargare le possibilità di lavoro, significa il riconoscimento dei meriti nelle carriere, della parità salariale, della tutela della maternità e della sicurezza:

Sabato 8 marzo manifestazione in largo Cairoli a Milano h 14.30
buona festa delle donne a TUTTI!

giovedì 6 marzo 2008

Pugliesi attenti, è entrato in vigore il codice antipizzicotto!

di Trippi

E' stato varato ed è stato affisso in ogni ufficio della regione Puglia il codice antimolestie che previene la tentazione di molestare disriminare, mobbizzare la collega. Tra i comportamenti sanzionati:
sguardi insistenti;
gesti alludenti al rapporto sessuale;
discorsi a doppio senso a sfondo sessuale;
contatti corporei fastidiosi;
collegamenti a siti porno;
esposizione di materiale pornografico in presenza di colleghi.

Come valutare l'atteggiamento corretto?

Spetta a chi agisce stabilire se il comportamento possa essere tollerato o considerato offensivo o sconveniete dal lavoratore e dalla lavoratrice verso cui l'azione e diretta.

L'iniziativa raccoglie una direttiva ministeriale del 2004 che sollecita le amministrazini pubbliche a realizzare il "benessere fisico e psicologico delle persone".

Da capire per quale motivo chi si deve occupare di "vigilare" è il capoufficio o comunque il responsabile.. Guarda caso, la figura che più frequentemente è accusata di molestare o ricattare grazie a una posizione di potere!

Voi che pensate?
  • Era ora, vediamo di ampliare anche a altri settori


  • ESAGERATIII!



mercoledì 5 marzo 2008

AAA neolaureati cercasi per l'agenzia delle entrate

Ve l'avevo già detto, vorrei tanto lavorare per il ministero delle entrate!! Beh se a differenza da me siete giovani neolaureati sappiate che la Direzione regionale della Lombardia assumerà a settembre 480 funzionari. Per questo ha già avviato uin road Show presso le università. Per partecipare al concorso avete tempo fino al 17 marzo, perciò gambe in spalla e attivatevi giovani promesse del fisco:
se siete laureati in scienze politiche, economia e commercio o (e titoli equipollenti, comprese le lauree di 1° livello).
Ecco i requisiti e l'iter
Voto di laurea minimo 100/110, residenza in lombardia, due prove, una tecnica professionale e una attitudinale, sei mesi di tirocinio e un colloquio orale finale!
In bocca al fisco!

Decreto sicurezza... polemiche sicure!

di Trippi
Sull'onda emotiva dell'ennesimo disastro, sale infatti a 5 il bilancio delle vittime dell'ultimo disastro sul lavoro. Ora i datori di lavoro che non rispettano le regole rischiano fino a 2 anni di carcere.
Ed è subito guerra!!!

Che ci voglia un giro di vite sui controlli e sul lassismo di molte aziende e fuori di dubbio, ma le polemiche nascono proprio sull'entità delle sanzioni in gioco. Confindustria dal canto suo ha già messo in campo tutto il suo arsenale, ha lucidato e rimesso in sesto tutto il suo potenziale di fuoco!

Intanto è nato ed è operativo il numero verde, 800609080, grazie alla collaborazione tra ANMIL e (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e Acli, scopo? Dare assistenza e informazioni per la sicurezza sul lavoro e tutela alle vittime di infortuni. Sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 all 18 per informare su leggi, raccogliere segnalazioni e richieste dei lavoratori sui propri diritti.

martedì 4 marzo 2008

DIMISSIONI volontarie - nuova normativa

A partire dal 5 marzo le dimissioni p0tranno essere presentate al datore di lavoro utilizzando esclusivamente l'apposito modulo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.

Le dimissioni presentate in qualsiasi altra forma saranno nulle e non potranno essere accettate.

Il modulo potrà essere compilato collegandosi on line al sito del ministero oppure racandosi presso uno dei soggetti abilitati (direzione provinciale de lavoro, direzione regionale del lavoro, comuni e centri per l'impiego).

La nuova normativa si applica a tutti i rapporti di lavoro subordinato, ai contratti collaborazione continuativa, a progetto, occasionali, ai contratti di associazione in partecipazione ed ai contratti di lavoro instaurati dalle società cooperative.

fonte:
LEGGE 17 Ottobre 2007 , n. 188
Disposizioni in materia di modalita’ per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonche’ del prestatore d’opera e della prestatrice d’opera.Art. 1.
1. Fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 2118 del codice civile, la lettera di dimissioni volontarie, volta a dichiarare l’intenzione di recedere dal contratto di lavoro, e’ presentata dalla lavoratrice, dal lavoratore, nonche’ dal prestatore d’opera e dalla perstatrice d’opera, pena la sua nullita’, su appositi moduli predisposti e resi disponibili gratuitamente, oltre che con le modalita’ di cui al comma 5, dalle direzioni provinciali del lavoro e dagli uffici comunali, nonche’ dai centri per l’impiego.

2. Per contratto di lavoro, ai fini del comma 1, si intendono tutti i contratti inerenti ai rapporti di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 del codice civile, indipendentemente dalle caratteristiche e dalla durata, nonche’ i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, i contratti di collaborazione di natura occasionale, i contratti di associazione in partecipazione di cui all’articolo 2549 del codice civile per cui
l’associato fornisca prestazioni lavorative e in cui i suoi redditi derivanti dalla partecipazione agli utili siano qualificati come redditi di lavoro autonomo, e i contratti di lavoro instaurati dalle cooperative con i propri soci.
3. I moduli di cui al comma 1, realizzati secondo direttive definite con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, riportano un codice alfanumerico progressivo di identificazione, la data di emissione, nonche’ spazi, da compilare a cura del firmatario, destinati all’identificazione della lavoratrice o del lavoratore, ovvero del prestatore d’opera o della prestatrice d’opera, del datore di lavoro, della tipologia di contratto da cui si intende recedere, della data della sua stipulazione e di ogni altro elemento utile. I moduli hanno validita’ di quindici giorni dalla data di emissione.
4. Con il decreto di cui al comma 3 sono altresi’ definite le modalita’ per evitare eventuali contraffazioni o falsificazioni.
5. I moduli di cui al presente articolo sono resi disponibili anche attraverso il sito internet del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, secondo modalita’ definite con il decreto di cui al comma 3, che garantiscano al contempo la certezza dell’identita’ del richiedente, la riservatezza dei dati personali nonche’ l’individuazione della data di rilascio, ai fini della verifica del rispetto del termine di validita’ di cui al secondo periodo del
comma 3.
6. Con apposite convenzioni a titolo gratuito stipulate nelle forme definite con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono disciplinate le modalita’ attraverso le quali e’ reso possibile alla lavoratrice, al lavoratore, nonche’ al prestatore d’opera e alla prestatrice d’opera, acquisire gratuitamente i moduli di cui al presente articolo, anche tramite le
organizzazioni sindacali dei lavoratori e i patronati.

7. All’attuazione della presente legge si provvede nell’ambito delle risorse finanziarie gia’ previste a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato.

lunedì 3 marzo 2008

Non si può morire di lavoro!


ALTRA STRAGE 4 MORTI A MOLFETTA.




Questa la notizia di oggi, riportata dai quotidiani on line:

Repubblica.it

Corriere.it

il sole 24 ore.com


molfettalive.it

4 operai, mentre pulivano una cisterna contenente zolfo in polvere sono rimasti vittima delle ennesimo incidente mortale sul lavoro, probabilmente causa esalazioni.

Sempre più, dopo la strage di Torino, alla ribalta questo problema assai grave: sicurezza sul lavoro.

Nonostante il Legislatore dia gli strumenti, purtroppo troppe aziende evidentemente non si attengono alle normative, mettendo così a repentaglio l'incolumità dei lavoratori.



Esselunga: prezzi corti, mano pesante




I DIPENDENTI NON CI STANNO PIU'

Sabato mattina sono andata a fare la spesa all'Esselunga, il supermecato di fronte a casa mia e quando in cassa ho sentito confabulare dei dipendenti che parlavano di una notizia sui quotidiani relativa a qualcosa di grave accaduto in uno dei punti vendita mi sono incuriosita.




La domenica compro Repubblica, vado al parco con il cane a leggere e trovo l'articolo che mi interessa.




Avevo già sentito parlare di mobbing, di abusi da parte dei responsabili di questa grande azienda, di dipendenti che vengono controllati a vista, ai quali è impedito anche scambiare due chiacchiere in spogliatoio. Ma sapere che vai a fare la spesa in un posto dove alle cassiere non è concesso andare in bagno se ne hanno stretto bisogno e che si arrivi al punto di malmenare una persona a scopo intimidatorio perchè tenta di far valere i suoi diritti...




Confesso, sono indignata, soprattutto per il fatto che molte aziende, tra le quali credo anche ESSELUNGA si dotano di un "codice etico", che solitamente, tra le tante cose punta sulla soddisfazione e gratificazione personale dei propri lavoratori per poi disattendere tutti i principi fondamentali per la dignità di una persona che lavora. certo non è un caso isolato, è solo una eclatante dimostrazione che, purtroppo il "potere" dei lavoratori dipendenti sta scemando sempre più.




Tante volte mi incavolo quando in cassa trovo un'addetta scortese e non la giustifico per l'eventuale maleducazione ma, un dipendente vessato e insoddisfatto difficilmente può servirti con il sorriso sulle labbra. Adesso lo so.











Giù le mani dall'articolo 18!?



di Trippi




Periodicamente salta fuori, un pò come una nuova influenza particolarmente virulenta o una zanzara particolarmente fastidiosa il tema che riesce a inalberare e irritare anche i più moderati. Eh si, perchè l'argomento è trasversale, sinistra o destra qui non conta, la differenza sostanziale è tra datori di lavoro e dipendenti.


Certo è che è stata particolarmente aspra, ma ha avuto poca risonanza, coperta da emergenze maggiori, la dichiarazione di Pietro Ichino di voler mettere mano all'articolo 18.


Il famoso articolo, croce e delizia dei lavoratori è un paria, intoccabile per la maggior parte dei lavoratori.


Ma quali lavoratori? Ma per chi come me e come la maggior parte dei nati dopo il 1970 il contratto a tempo indeterminato resta un miraggio nel deserto? Una fata Morgana che si intravede all'orizzonte ma è il riflesso di qualcosa che si trova in un altro luogo e in un altro tempo?


Ha ancora senso parlare di intoccabilità, di impossibilità di licenziamento?


Paradossalmente, non è proprio la difficoltà a liberarsi di un lavoratore diventato un pseo per l'azienda, o inutile per le cambiate condizioni di mercato o altro a bloccare le assunzioni da parte delle PMI che costituiscono la gran parte del panorama aziendale italiano?


Un datore di lavoro che terrorizzato dall'idea di doversi tenere sul groppone un lavoratore ineliminabile, inderogabile preferisce ricorrere a tutte le forme contrattualistiche alternative?


Contemporaneamente noi nati dopo il 70, i figli di "quelli che hanno fatto il 68" ci ritroviamo a provare tutte le forme possibili e immaginabili di FLESSIBILITA', senza possibilità di poter accedere a posti di lavoro occupati stabilmente dai nostri padri, che paradossalmente ci ospitano, bamboccioni cheno siamo altro, ad libitum.


Non sarebbe meglio ammorbidire i due estremi:




  • rendere impossibile prorogare all'infinito contratti a tempo determinato per la stessa posizione sostituendo forme contrattuali e/o persone, ma non cambiando in sostanza in numero degli addendi?






  • Rendere meno "mission imposible" il licenziamento per le aziende che, ammettiamolo, a volte hanno a che fare con dipendenti che approfittano delle tutele, marciando su malattia e altro?


Ma allora mi chiedo, che senso ha tutta la polemica seguita alla candidatura del professor Ichino co il PD? Che senso ha la dichiarazione di Bertinotti " "Anch'io sono per una revisione dell'articolo 18, nel senso che sno per estenderlo a tutti" (anche alle aziende con meno di 15 lavoratori ndr). Rifondazione nel 2003 promosse un referendum che però non raggiunse il quorum. Ora ve lo ripropongo io!!




La discussione è aperta! Il sondaggi pure. A voi la parola.
Bookmark and Share
Blog Widget by LinkWithin