Un pò penso ai batteri/microbi quel che è che potranno essere creati artificialmente in laboratorio a scopi benefici. Per ripulire il mondo dalle schifezze inquinanti, per far andare le macchine con carburanti non inquinanti e tutto quello che le scienze positive inducono a pensare. Ma un campanellino mi suona comunque nel retrobottega del cervello e da ragione a Obama quando dice che occorre valutare le implicazioni bioetiche del lavoro di Craig Venter. In risposta alle preoccupazioni di chi teme l'uso biologico della Vita Artificiale, che potrebbe, ovviamente, fare gola ai costruttori e mercanti di armi.
Ed ecco che si materializzano nel vuoto pneumatico del cervello già resettato in prospettiva del week end alle porte le immagini degli album giganti di Nathan Never di una terra postapocalittica in cui un Nathan/Capitano Nemo (mix incredibile tra 20mila leghe sotto i mari e i Robots di Asimov) combatte la sua personale guerra Tecnobiologica contro le macchine che hanno ormai preso il sopravvento sulla terra.
fonte fotoSono ben consapevole che questo è solo un "piccolo passo" verso la creazione di vita artificiale, ma voglio essere positiva e pensare agli utilizzi benefici che questa ricerca potrà portare in fasi più avanzate nel mondo di domani.
Buon lavoro all'equipe di scienziati
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2 commenti:
E' vero: scoperte così portano con s una quantità di problematiche etiche e non spaventosa. Di certo, se vogliamo, sappiamo fare bene moltissime cose.
Dan (Macca)
speriamo che con il giusto monitoraggio e controllo i ricercatori vadano avanti sui lati positivi. E' anche vero che se avessimo dato retta alle nostre fobie e alla paura del progresso saremmo ancora sugli alberi! :)
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