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martedì 7 aprile 2009

La crisi è "maschia"

Di Chica Mala
Oggi Repubblica.it, in uno dei suoi approfondimenti sullo stato dell'italica economia, riporta gli ultimi dati Istat e i nuovi decreti per la cassa itegrazione.
A quanto pare l'epidemia di licenziamenti colpisce molto di più gli uomini, lo dimostrano anche le cronache e le storie di famiglie comuni, la tendenza si inverte drasticamente e anche i ruoli all'interno del nucleo familiare vengono stravolti: marito a casa e moglie al lavoro per provvedere al sostentamento della tribù.
Certo, nemmeno per noi donne è semplice affrontare questo periodo ma a quanto pare le chanches di trovare un impiego sono maggiori.
Buone fonti di impiego sono il terziario e i servizi, soprattutto quelli legati alla cura.
Nell'ultimo anno l'utilizzo del part-time (richiesta quasi sempre femminile) è cresciuto del 2,4% e gli imprenditori sembra preferiscano investire quindi salvare il posto delle donne, nel virtuale gioco della torre (per l'appunto, i dati sulla cassa integrazione rivelano il quasi mopolio maschile del beneficio di tale istituto).
La federcasalinghe inoltre, stima che vi siano 100mila posti come badanti per le italiane, categoria ora appannaggio delle straniere; sono sicura che di necessita' si farà virtù e in periodo di vacche magre accoglieremo anche una posizione che ora tanto scioccamente denigriamo.
Per il prossimo futuro non protremo aspettarci ruoli di prestigio ma probabilmente sarà più semplice per noi portare a casa la pagnotta, che sia lavorando in un call center a tempo determinato o accudendo una vecchietta, a fine mese il fattore D farà ancora parlare gli esperti di statistiche prospettando o quantomeno facendo presupporre che il boccino, a questo giro, sarà in mano nostra.


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