Di Chica Mala
Ieri, mentre stavo lavorando e saltellavo sui piedi davanti alla mia position chiacchierando con un cliente che mi chiedeva perchè la sua promozione si era disattivata, si apre la porta ed entrano una decina di nuove leve. Tutti con la cuffia in una mano e la sedia trascinata con l'altra, pronti per l'affincamento passivo che consiste nel sedersi vicino ad un operatore esperto, infilare la cuffia nel doppino del suo telefono ed ascoltare come gestisce la chiamata.
Do un occhiata veloce per capire se una volta tanto c'è qualcuno di interessante e, stupore, mi trovo davanti agli occhi una vecchia conoscenza. Un ragazzo con il quale un paio di anni fa c'era stata una parentesi mmm, come dire... di svago. Non appena ho potuto l'ho salutato abbracciandolo e baciandolo. Non mi ero comportata molto bene con questa persona, diciamo pure che avevo fatto un pò la stronza ma non se ne è mai curato più di tanto prendendola molto sportivamente, quindi, mi sono permessa di accoglierlo calorosamente.
Il collega di fronte a me, che ha lo sguardo lungo quanto il mio esclama "Ueee, ma tu conosci proprio tutti", in privato poi aggiunge "però, interessante il tizio". Mi è toccato smorzare il suo entusiasmo spiegandogli che il soggetto è etero e io lo so per certo: tested and approved! Il collega allora sentenzia serio "vedrai che lo metteranno nel nostro team", scoppia una risatina complice dopodichè chiudiamo la parentesi.
Spesso e volentieri il call center e il refugium peccatorum di tutti coloro che cadono in disgrazia, passaggio transitorio tra il vecchio lavoro, magari sventuratamente perduto e la speranza di un avvenire migliore. infatti anche il ritrovato "amico" a quanto pare ha subito la mia stessa triste sorte, ha trovato approdo a sua volta sulla stessa spiaggia dove ho ancorato la mia barchetta. Nei prossimi giorni, se ne avrò l'occasione mi farò raccontare la sua storia, giusto per capire come, da una multinazionale delle telecomunicazioni con incarichi di altra levatura sia finito ad arrancare nelle acque dello Stige.
Mi piace lavorare, mi piace farlo anche dove sto ora ma mi auguro che tutti i miei ex "amici" non perdano l'impiego e finiscano per diventare miei colleghi, potrebbe generarsi una catastrofe di dimensioni epiche.
ma che ci volete fare? anche questo è un effetto della crisi....
2 commenti:
eppoi, un po' di SVAGO ci vuole...
beh si, quando ci vuole ci vuole
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