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Si tiene oggi presso la sede milanese de Il Sole 24 Ore, il quarto Forum Cultura d'Impresa - Leadership femminile, che quest'anno racconta l'evoluzione delle donne come nuovo motore dello sviluppo sostenibile dell'economia e della società.
Parleranno 24 opinion leader (uomini e donne) di primo livello italiano e internazionale. Da segnalare gli interventi della norvegese Marit Hoel (del Centro per le pari opportunità aziendali ispiratore della legge sulle quote rosa nei Cda), quello dell'imprenditrice dell'anno Elisabet Norderup Michelson (sempre norvegese), la spagnola Carmen Garcia Ribas (docente dell'Università di Barcellona e fondatrice del master spagnolo in leadership femminile) e l'austriaca Monika Stoiber, partner in Italia di A.T. Kearney.
Verranno presentati, poi, tre gli studi inediti firmati proprio da
1) A.T. Kearney,
2) Luisa Rosti (docente di economia di genere all'Università di Pavia),
3) Lisa Rustico e Michele Tiraboschi (ricercatrice e docente dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nel cui ambito Tiraboschi è anche direttore scientifico di Adapt – Centro studi internazionali e comparati Marco Biagi).
Potete seguire la diretta sul canale online del Sole 24 ore.
Se dovesse passare, poi la legge sulle quote rosa, si libereranno quasi 1000 posti nei prossimi tre anni, come spiega Monica D'Ascenzo, ed ecco un assaggio dei 5 comandamenti per donne in carriera che aspirano ad occupare quelle poltrone. (continua..)
Cinque regole per il successo al femminile
Come essere assunte, promosse e scelte per un cda, secondo gli studi A.T. Kearney, Università di Pavia e Centro Adapt presentati al Forum donne del 25 ottobre del Sole 24 Ore.
1 - Virare verso la green economy. Il settore dell'energia da fonti rinnovabili, ma anche quello delle bonifiche ambientali, dell'efficienza e della certificazione energetica, offre ottime possibilità per assunzioni e carriere rapide. In forte crescita grazie agli incentivi statali del nuovo Conto energia che premia il fotovoltaico, il settore è ancora destrutturato e tutto da costruire: quindi non ci sono ancora vertici ad alta densità gerontocratica che occupano le poltrone che contano. (Fonte Rosti-Università di Pavia)
2 - Fuggire da capi o mentori promoter femminili solo all'apparenza. Le donne ad alto potenziale che non fanno carriera spesso hanno dei capi poco influenti nella propria organizzazione oppure che non credono fino in fondo alla loro capacità di mettere a frutto il potenziale. Meglio non sprecare tempo, facendosi assegnare a capi o mentori che fanno meno complimenti e più fatti. O cambiare azienda. (Fonte: Stoiber-A.T. Kearney)
3 - Non lasciarsi sminuire in quanto donne. Le donne saranno "IL" motore della crescita futura. Nel mondo, hanno un reddito pari a 13mila miliardi di dollari, che crescerà a 18mila, mentre la Cina è a quota 4.400 e l'India a 1.200. Chi meglio di una donna può servire un mercato così ampio e proporre beni e servizi in linea con questo target? (Fonte Stoiber-A.T. Kearney)
4 - Contare su un ambiente familiare sereno. Il momento in cui c'è la svolta di carriera principale (35-40 anni) è quello si può essere strette a tenaglia tra una maternità posticipata e la cura di familiari anziani o malati. Servono un'ottima organizzazione, serenità nell'ambiente domestico e atteggiamento rassicurante verso il proprio team di lavoro circa la capacità di tenere tutto assieme senza eclissarsi. Fondamentale il supporto di un partner di vita mentore, che non faccia come l'uomo italiano medio che dedica alla cura dei familiari e della casa solo un terzo del tempo dedicato dalla compagna. (Fonte Rosti-Università di Pavia)
5 - Lavorare alla propria visibilità. Si può venire scelte per una posizione di carriera o in un cda solo se visibili. Chiudersi nel proprio ufficio a lavorare non basta. Aiuta chiedere consigli a persone influenti nella propria organizzazioni e disposte a fare da mentori formali o informali. Come pure fare networking con i colleghi e in ambito associativo. Necessario capire i meccanismi di cooptazione non scritti dei settori e delle organizzazioni e allineare i propri comportamenti. Purché si condividano i valori sottostanti, requisito, questo, sempre più irrinunciabile soprattutto per le donne.
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