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Questo chiede Mario Sepulveda, uno dei lavoratori estratti dala miniera di San Josè in Cile.
L'estroverso minatore ha saltato, cantato, fatto cabaret e scambiato battute con il suo presidente, Pinera. Ha detto una cosa giusta e sacrosanta ma sa in cuor suo che la sua vita come quella dei 32 colleghi non sarà più la stessa, inevitabile che vengano trattati come star e come eroi nel loro paese e in tutto il mondo.
Ma importante è ciò che dice rivolto ai responsabili della miniera:
"I dirigenti devono dare ai quadri i mezzi per cambiare le condizioni di lavoro, perché così non si può andare avanti"
Siamo tutti felici per il lieto fine
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GIORGIA MELON
3 giorni fa
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