Di Trippi
In questo lavoro abbiamo orari abbastanza elastici, si può arrivare tra le 9.00 e le 10.00, si può andare via tra le 18.00 e le 19.00, pausa pranzo tra l'una e le due. Per il momento non timbriamo il cartellino. Devo ammettere che a me la timbratura cambia poco, tendo ad arrivare al pelo, se non addirittura in puntuale ritardo, e a rimanere ben oltre l'orario o comunque oltre quanto richiesto.
Questo quando il lavoro mi piace, ovviamente!
Quando mi è capitato di lavorare in aziende in cui c'era la badgetura obbligatoria non mi facevo timbrare il cartellino e tanto meno mi piazzavo davanti alla macchinetta 5 minuti prima dell'orario a fare il count down in gruppo della fine orario! Anzi questo atteggiamento mi ha sempre infastidito. Ho avuto discussioni, per non dire veri e propri litigi con colleghi che si dirottavano le chiamate sul cellulare e se ne andavano a casa alle 9 di sera quando il turno terminava a mezzanotte e pretendevano che gli timbrassi il cartellino all'orario giusto. Però, ora, come vi ho già detto, non ho di questi problemi, non bisogna timbrare niente e gli orari sono strettamente diurni, niente lavoro al sabato, alla domenica o nei festivi. Ecco perchè mi meraviglio per l'esclamazione di un collega di un'azienza consociata alla mia tutte le volte che capita nel mio ufficio (un open space in cui lavoriamo in 5) e scopre che sono l'unica presente in pausa pausa pranzo oppure oltre le 6 e un nanosecondo:
Non so se e quanto questa definizione mi faccia piacere o mi infastidisca. Da un lato quinta colonna mi suona un pò come il Quinto elemento (vi ricordate la splendida Milla Jovovich nel film omonimo con Bruce Willis?), ma dall'altro mi suona come qualcosa di inutile, di superfluo. Non bastano quattro colonne? La quinta a che serve?
Già di per se poi il termine "colonna" indica un elemento architettonico decorativo. Per il sostegno di usano i pilastri. Quelli si che servono a qualcosa! Ecco mi piacerebbe essere definita un pilastro, ma una colonna, non so mi sa un pò di presa per i fondelli!
Poi sono sarda e dunque portatrice sana di accento barbaricino, con le "o" e le "e" chiuse! La parola colonna la pronuncio con la "o" chiusa e se non penso di dire CALONNA sbaglio e viene qualcosa che suona simile a CULONNA.
Il rischio, se mai dovessi adottare questa definizione è che io vada in giro a dire che sono la quinta culonna della mia azienda.. conosco già la risposta: "tranquilla Trippi, non sei la quinta, sei la prima, di Culonne come te non ce ne sono altre!!"
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