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martedì 10 giugno 2008

La filosofia della patella


Di Trippi

Ieri sera esco dal lavoro con la solita mezzora di straordinario e la consapevolezza che, viste le imminenti dimissioni di una collega, le cose non potranno che peggiorare, chiamo la mia amica Lupetta per darle il numero di telefono di un centro che sta per aprire in zona cui mandare il suo curriculum vitae. Fatto il dovere parliamo di qualche elemento di fondamentale cazzeggio:

1. come festeggiare il nostro compleanno,
2. cosa fare nel week end,
3. dove andare in vacanza.

Per il punto 1
Siamo ancora indecise tra il festeggiamento dei nostri compleanni più quello di mia cugina con i rispettivi uomini conuna cena a casa mia o un semplice aperitivo da me per poi mangiare in un localino a prezzi stracciati! La seconda opzione vista la mia nota pigrizia ai fornelli devo dire mi stuzzica non poco, oltre vuoi mettere, l’opportunità di prendere e andarsene se e quando sei stanca o cominci a romperti, cosa che non puoi fare da te!

Per il punto 2
Lei propone lago o castelli della Val D’Aosta
Le rispondo che tempo permettendo sarei decisamente propensa per il lago, vorrei prendere il sole e al massimo dedicarmi a un po’ di windsurf. Le spiego che ho bisogno di rilassarmi, far prendere sole alle mie stanche ossa, che amo anche io la cultura, ma la rinvio ad altri mesi, al momento non so se mi deprima maggiormente il colore pallido della mia pelle o la pioggia che sta facendo spuntare i funghi nel mio balcone anziché far sbocciare boccioli colorati. Siccome vedo che insiste scandisco bene le parole, asserisco che esco da un duro inverno in cui non ho fatto neanche una lampada per paura di rovinarmi la pelle, che il mio corpo urla il bisogno di vitamina D, che come un girasole la voglio assorbire dai raggi, prima che mi venga lo scorbuto!
Siccome temo che non abbia ben capito aggiungo che il mio cervello ha estremo bisogno di una lobotomia, perché il lavoro mi concede troppo tempo per pensare!

Per il punto 3
Mi chiede se quest’estate andrò in Sardegna e le confermo la cosa aggiungendo che non ho molta scelta visto che si sposa mia sorella e poiché il ristorante è di famiglia prevedo un coinvolgimento nelle grandi manovre! Aggiungo poi che spero di trovare comunque un appartamentino in qualche zona meno turistica dove godermi almeno una settimana di mare!
Mi dice che lei andrà via per un mese, non sa ancora se in Messico o Thailandia, che cambieranno posto ogni due giorni, non vanno per prendere il sole, ma per “conoscere” nuovi posti! Le dico che la invidio sia per la meta, sia per la voglia, e aggiungo che purtroppo temo non sarei in grado di fare la stessa cosa proprio fisicamente, a parte per i problemi economici che mi impediscono di poter anche solo pensare un viaggio del genere! Le tengo un seminario, allora, sulla mia filosofia della patella, che le avevo già accennato poco prima, mentre le dicevo del mio bisogno di sole e relax dopo un duro inverno all’insegna del cambiamento (lavoro, trasloco e convivenza): sono così stanca che per me la vacanza prevede l’arrivo nel luogo in cui devo andare e la partenza dopo questi benedetti 15 giorni. Se la meta dovesse essere il mare penso proprio che non vedrei altro che la spiaggia di destinazione, con a fianco una bottiglietta di coca e qualche romanzo di quelli leggeri, leggeri che non ti fanno muovere troppo i neuroni del cervello. Voglio depositarmi sulla riva e restare li come una patella sullo scoglio, i granchi, i gronghi e i paguri possono usare il mio corpo come tana o casa, la salsedine mi si può incrostare addosso tanto che poi mi dovranno spostare dal bagnasciuga con lo scalpello o dovranno chiamare un muratore con la sua punta e mazzetta!
Buone vacanze a tutti!

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