Di Chica Mala
Qualche tempo fa, una delle solite mattine lavorative, vado a bere il caffè con un collega proprio di fronte all’ufficio di un noto “sciupafemmine”. Da lontano scorgiamo una nuova stagista che incede con passo languido lungo il corridoio, appena prima della “stanza dei bottoni” (che ha le pareti a vetri) inumidisce le labbra, spinge il culetto in fuori e rivolge i capezzoli al cielo come bocciuoli di rosa in cerca di sole.
Io e il collega, spettatori non paganti, ci guardiamo in faccia e scoppiamo in una risata mal trattenuta.
Oggi, giornata di sole la rivedo in cortile dopo la pausa pranzo; pantalone e maglietta attillati, capello liscio e corvino, nasino all’insù decisamente porcino (o porcone) e occhialone da sole nero…non posso non osservare i suoi movimenti:
Si guarda intorno scostando appena l’occhiale per cercare gli sguardi degli astanti poi accende una sigaretta e la fuma teatralmente come se fosse una novella Greta Garbo.
Mi giro verso Trippi e le dico: “ la vedi quella li? è giovane, ma secondo me farà tanta strada, all’inizio magari si sbuccerà le ginocchia però con il tempo e con un paio di robuste ginocchiere sempre appresso, diventerà un’artista ”.
Esiste una strada impervia, piena di ostacoli e che in questo paese è quasi sempre inaccessibile, la strada della meritocrazia; ci sono poi le scorciatoie, se non si è amico o parente di qualcuno ci si tappa il naso, ci si fa crescere il pelo sullo stomaco e………..
Non scandalizzatevi, non fatevi meraviglia, non datemi della cinica perché così va il mondo e in quasi vent’anni di lavoro, confinata nel limbo dell’eterna “gavetta” ho visto decine di persone percorrere la via breve, come al Monopoli “intascare i 20 dollari senza passare dal via”
Qualche tempo fa, una delle solite mattine lavorative, vado a bere il caffè con un collega proprio di fronte all’ufficio di un noto “sciupafemmine”. Da lontano scorgiamo una nuova stagista che incede con passo languido lungo il corridoio, appena prima della “stanza dei bottoni” (che ha le pareti a vetri) inumidisce le labbra, spinge il culetto in fuori e rivolge i capezzoli al cielo come bocciuoli di rosa in cerca di sole.
Io e il collega, spettatori non paganti, ci guardiamo in faccia e scoppiamo in una risata mal trattenuta.
Oggi, giornata di sole la rivedo in cortile dopo la pausa pranzo; pantalone e maglietta attillati, capello liscio e corvino, nasino all’insù decisamente porcino (o porcone) e occhialone da sole nero…non posso non osservare i suoi movimenti:
Si guarda intorno scostando appena l’occhiale per cercare gli sguardi degli astanti poi accende una sigaretta e la fuma teatralmente come se fosse una novella Greta Garbo.
Mi giro verso Trippi e le dico: “ la vedi quella li? è giovane, ma secondo me farà tanta strada, all’inizio magari si sbuccerà le ginocchia però con il tempo e con un paio di robuste ginocchiere sempre appresso, diventerà un’artista ”.
Esiste una strada impervia, piena di ostacoli e che in questo paese è quasi sempre inaccessibile, la strada della meritocrazia; ci sono poi le scorciatoie, se non si è amico o parente di qualcuno ci si tappa il naso, ci si fa crescere il pelo sullo stomaco e………..
Non scandalizzatevi, non fatevi meraviglia, non datemi della cinica perché così va il mondo e in quasi vent’anni di lavoro, confinata nel limbo dell’eterna “gavetta” ho visto decine di persone percorrere la via breve, come al Monopoli “intascare i 20 dollari senza passare dal via”
2 commenti:
Mio Dio, no! Non ti darò della cinica, perchè secondo me sei lucida e brillante. Non ti darò della cinica, perchè odio chi mi dà della cinica quando so benissimo che è si tratta solo di realismo, spontaneità, capacità di compenetrazione del presente e del mondo che ci sta intorno. Ti dico che l'ho vista, anche se solo nella mia immaginazione, ma l'ho vista anch'io la stagista...
Cordialmente
Grazie per il commento rosa bianca..ne vedevo ovunque dove la voravo prima, ora è solo un lontano ricordo..
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